frosini / timpano | disprezzo della donna
Disprezzo della donna. Il futurismo della specie è una cantata a due voci dedicata ai futuristi ed al disprezzo della donna: uno spettacolo contro la donna che ostacola la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro il parlamentarismo. Uno spettacolo femminista, composto da materiali che non lo sono affatto.
L’immaginario sulla donna che emerge con violenza dallo spettacolo ci appare lontanissimo, eppure ancora riconoscibile e attuale, quasi sempre fastidioso e intollerabile, perché ci son cose che oggi – forse – non si possono più dire né pensare ma che ahimè ancora ci appartengono, e 100 anni dopo sono qui, tra noi, in noi. Attorno al tema della donna si addensano altri temi, altrettanto riconoscibili oggi: pacifismo, interventismo, la politica e la guerra, la marginalità dell’arte e degli artisti, i nazionalismi, il populismo, l’omofobia, l’industria del turismo, l’individualismo esasperato.
Il movimento che voleva rompere tutti i ponti con il passato ed ha rivoluzionato tutti i codici artistici, rispetto alla donna è profondamente, anche se contraddittoriamente, tradizionale, costantemente in bilico tra il rifiuto degli schemi romantici e della tradizione ed il continuare ad inscriversi in una visione del mondo patriarcale e maschile. Liberamente tratto da diversi testi e manifesti di Filippo Tommaso Marinetti, Maria D’Arezzo, Enrica Piubellini, Volt, Depero, Emilio Settimelli, Giovanni Papini, Valentine De Saint-Point, Rosa Rosà, Adele Clelia Gloria, Irma Valeria, Libero Altomare, Benedetta Cappa Marinetti ed altri autori ed autrici del Futurismo italiano, Disprezzo della donna è una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare, tutt’al più si può stonare, nel tentativo di capire perché il Futurismo non aveva futuro.
drammaturgia, regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
disegno luci Omar Scala
disegno del suono Lorenzo Danesin
costumi Marta Montevecchi
collaborazione alla drammaturgia e regia Francesca Blancato
produzione Gli Scarti, Frosini / Timpano – Kataklisma teatro
in collaborazione con Salerno LetteraturaFestival
____________________________________________
๐ฏ๐ถ๐ด๐น๐ถ๐ฒ๐๐๐ถ
intero € 15
ridotto € 13 (over65, under30, enti convenzionati)
ridotto € 10 (gruppi min 10 persone)
ridotto € 7 (studenti superiori e university card)
๐ถ๐ป๐ณ๐ผ๐ฟ๐บ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ, ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ผ๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐ฑ๐ถ๐๐ฒ
Ufficio Teatro Astra
Contrà Barche 55 – Vicenza
tel. 0444 323725
info@teatroastra.it
http://www.teatroastra.it/
Dates
Description
Disprezzo della donna. Il futurismo della specie è una cantata a due voci dedicata ai futuristi ed al disprezzo della donna: uno spettacolo contro la donna che ostacola la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro il parlamentarismo. Uno spettacolo femminista, composto da materiali che non lo sono affatto.
L’immaginario sulla donna che emerge con violenza dallo spettacolo ci appare lontanissimo, eppure ancora riconoscibile e attuale, quasi sempre fastidioso e intollerabile, perché ci son cose che oggi – forse – non si possono più dire né pensare ma che ahimè ancora ci appartengono, e 100 anni dopo sono qui, tra noi, in noi. Attorno al tema della donna si addensano altri temi, altrettanto riconoscibili oggi: pacifismo, interventismo, la politica e la guerra, la marginalità dell’arte e degli artisti, i nazionalismi, il populismo, l’omofobia, l’industria del turismo, l’individualismo esasperato.
Il movimento che voleva rompere tutti i ponti con il passato ed ha rivoluzionato tutti i codici artistici, rispetto alla donna è profondamente, anche se contraddittoriamente, tradizionale, costantemente in bilico tra il rifiuto degli schemi romantici e della tradizione ed il continuare ad inscriversi in una visione del mondo patriarcale e maschile. Liberamente tratto da diversi testi e manifesti di Filippo Tommaso Marinetti, Maria D’Arezzo, Enrica Piubellini, Volt, Depero, Emilio Settimelli, Giovanni Papini, Valentine De Saint-Point, Rosa Rosà, Adele Clelia Gloria, Irma Valeria, Libero Altomare, Benedetta Cappa Marinetti ed altri autori ed autrici del Futurismo italiano, Disprezzo della donna è una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare, tutt’al più si può stonare, nel tentativo di capire perché il Futurismo non aveva futuro.
drammaturgia, regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
disegno luci Omar Scala
disegno del suono Lorenzo Danesin
costumi Marta Montevecchi
collaborazione alla drammaturgia e regia Francesca Blancato
produzione Gli Scarti, Frosini / Timpano – Kataklisma teatro
in collaborazione con Salerno LetteraturaFestival
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๐ฏ๐ถ๐ด๐น๐ถ๐ฒ๐๐๐ถ
intero € 15
ridotto € 13 (over65, under30, enti convenzionati)
ridotto € 10 (gruppi min 10 persone)
ridotto € 7 (studenti superiori e university card)
๐ถ๐ป๐ณ๐ผ๐ฟ๐บ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ, ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ผ๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐ฑ๐ถ๐๐ฒ
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Contrà Barche 55 – Vicenza
tel. 0444 323725
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