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Algiers

Concerti
Algiers

Date

Evento concluso
Venerdรฌ 17 feb 2023 21:00

Con

Descrizione

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One Hour Dj Set aftershow: STEREO:FONICA
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๐ŸŽซ 18€ +fee in prevendita // 22€ alla porta
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Gli Algiers sono la risposta musicale a questi tempi bui. Una band che non si limita a scuotere i pugni in aria ma prende attivamente una posizione. Sempre molto informati sull’attualità “locale” ma con sedi distribuite in varie parti del mondo – Atlanta, Londra e New York – gli Algiers rifiutano di accomodarsi a sedere per aspettare la rivoluzione, cosa che criticano spesso di molti artisti contemporanei.

Così gli Algiers formarono una crew. Rintanati nella loro nativa Atlanta, Algiers, che hanno costruito uno dei cataloghi e dei seguiti di culto più entusiasmanti degli ultimi anni, hanno riunito un gruppo di artisti che la pensano allo stesso modo per creare il loro quarto album, SHOOK. Pieno di ospiti che vanno dalle icone alle star del futuro, SHOOK è un parafulmine per un'energia e un sentimento inafferrabili ma universali. Una pluralità di voci; un ritorno a casa spirituale e geografico; una strategia di comunione in un mondo che brucia; la storia della fine di una relazione; una festa estiva sulla veranda di Atlanta. In definitiva, è un set di 17 tracce della musica più emozionante ed espandibile che probabilmente ascolterai.

SHOOK è nato in mezzo a una pausa necessaria dalle pressioni che si insinuavano da più parti. "Siamo rimasti tutti scossi", afferma il polistrumentista Ryan Mahan.
Questa reunion ha innescato un intenso processo di beatmaking per il cantante Franklin James Fisher e Mahan. Una rivisitazione del capolavoro rap di New York City degli anni '70 di DJ Grand Wizard Theodore "Subway Theme" è servito come moodboard spirituale per l'impollinazione incrociata di stili urbani e controculturali al centro dell'approccio degli Algiers. Hanno affinato le loro abilità come produttori rispettando un vasto lignaggio di iconoclasti rap e punk da DJ Premier, DJ Screw e Dead Boys a Lukah, Griselda e Dïat. La band ha proseguito nel percorso tracciato dal loro collage free jazz unico nel suo genere del 2020 “Can the Subbass Speak?", tagliando e avvitando ritmi su un polveroso SP-404 e un Sequential Circuits Tempest, costruendo librerie di campioni immaginate da zero e alimentando suoni ritrovati e performance dal vivo attraverso una serie di sintetizzatori modulari e registratori a nastro.

Le note di copertina di SHOOK suonano come un who's who della musica underground e rivoluzionaria contemporanea, con Zack de la Rocha (Rage Against The Machine), Big Rube (The Dungeon Family), Billy Woods, Samuel T Herring (Future Islands), Jae Matthews (Boy Harsher), LaToya Kent (Mourning [A] BLKstar), Backxwash, Nadah El Shazly, Deforrest Brown Jr (Speaker Music), Patrick Shiroishi, Lee Bains III e Mark Cisneros (The Make-Up, Kid Congo Powers). I loro contributi rimodellano e ricontestualizzano abilmente l'idea di essere scossi da una varietà di prospettive, occupando ruoli mutevoli come oracoli e narratori.

Il risultato di questo disco è reso ancora più impressionante dal fatto che è stato realizzato da una band che stava cadendo a pezzi e sul punto di sciogliersi. Invece gli Algiers hanno prodotto un disco straordinario e mutevole, nato da un senso condiviso del luogo e dell'esperienza.

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