Amadeus di Peter Shaffer
sabato 10 gennaio, domenica 11 gennaio 2026
AMADEUS
di Peter Shaffer
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
costumi Antonio Marras
con Ferdinando Bruni
e con Daniele Fedeli, Valeria Andreanò, Riccardo Buffonini, Matteo de Mojana,
Alessandro Lussiana, Ginestra Paladino, Umberto Petranca, Luca Toracca
produzione TEATRO DELL'ELFO con il contributo di NEXT
Invidia, odio, gelosia: una sinfonia di emozioni nella messa in scena di Amadeus di Peter Shaffer, nella versione registica di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia basata sulla leggendaria morte di Mozart. Il genio amato da Dio (Amadeus) provoca il rancore di Salieri, uno dei più famosi compositori della sua epoca, riconosciuto da tutti grazie a un patto stipulato con Dio: devozione in cambio di successo. Questa convinzione segnerà il primo sintomo di follia che lo porterà a vedere in Mozart un tradimento inaccettabile.
Il ritmo, la profondità e la tensione del testo tratteggiano un climax discendente dal sogno all’incubo, raccontando una Vienna del 1823 in un salone trasfigurato dalle proiezioni di una lanterna magica, che fa da sfondo a musicisti, nobili e dignitari della corte di Giuseppe II. Antonio Marras firma i costumi e veste gli interpreti con sontuosi abiti raffinati e stravaganti.
Il capovolgimento finale sposta il senso della leggenda di Puskin, rendendo nota la vera anima di Salieri, mediocre anche nella cattiveria, alla costante ricerca di una fama in grado di concedergli l’immortalità.
Dates
Description
sabato 10 gennaio, domenica 11 gennaio 2026
AMADEUS
di Peter Shaffer
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
costumi Antonio Marras
con Ferdinando Bruni
e con Daniele Fedeli, Valeria Andreanò, Riccardo Buffonini, Matteo de Mojana,
Alessandro Lussiana, Ginestra Paladino, Umberto Petranca, Luca Toracca
produzione TEATRO DELL'ELFO con il contributo di NEXT
Invidia, odio, gelosia: una sinfonia di emozioni nella messa in scena di Amadeus di Peter Shaffer, nella versione registica di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia basata sulla leggendaria morte di Mozart. Il genio amato da Dio (Amadeus) provoca il rancore di Salieri, uno dei più famosi compositori della sua epoca, riconosciuto da tutti grazie a un patto stipulato con Dio: devozione in cambio di successo. Questa convinzione segnerà il primo sintomo di follia che lo porterà a vedere in Mozart un tradimento inaccettabile.
Il ritmo, la profondità e la tensione del testo tratteggiano un climax discendente dal sogno all’incubo, raccontando una Vienna del 1823 in un salone trasfigurato dalle proiezioni di una lanterna magica, che fa da sfondo a musicisti, nobili e dignitari della corte di Giuseppe II. Antonio Marras firma i costumi e veste gli interpreti con sontuosi abiti raffinati e stravaganti.
Il capovolgimento finale sposta il senso della leggenda di Puskin, rendendo nota la vera anima di Salieri, mediocre anche nella cattiveria, alla costante ricerca di una fama in grado di concedergli l’immortalità.