Andrea Van Cleef presenta “Horse Latitudes”
Andrea Van Cleef presenta il suo ultimo lavoro “Horse Latitudes” accompagnato dalla band completa dei BlackJack Conspiracy: Simon Grazioli (mandolino, banjo, chitarra, cori), Pietro Gozzini (contrabbasso, cori), Giulia Mabellini (violino), Simone Cavagnini (batteria), Alex Stangoni (chitarra elettrica) per un concerto di dark americana dalle sfumature southern gothic.
ESTRATTI RASSEGNA STAMPA
“Le songwriting d’Andrea y trouve les espaces pour son écriture d’un finesse rare.”
(Silvère Vincent, ROLLING STONE FRANCE)
“Undici tracce all’insegna di un country blues malinconico, che ricorda un mix Nick Cave, Cash e Calvin Russell”
(Giancarlo Bolther, Rockerilla Aprile 2024)
“Americana rigorosa e sentita, echi desert rock, cantautorato alt-country […]. Come si dice: un lavoro fatto bene.”
(Alessandro Besselva Averame, Rumore Aprile 2024)
“Atmosfere evocative, eleganti, piene di anima. Un bel disco.”
(Antonio Bacciocchi, RadioCoop)
“Bellissimi fiori selvatici cresciuti in un giardino sbagliato”
(Giorgio Moltisanti, Rockit.it)
“Esauriti i crediti e i riferimenti, resta un disco di ottimi brani autografi che colgono in pieno il sentimento dei nostri tempi.”
(Nicola Gervasini, rootshighway.it)
l'abilità sta proprio nell'equilibrio raffinato con cui l'artista unisce le matrici, europea e Americana (con la maiuscola, proprio nel senso del genere), in un insieme che rimescola le coordinate spaziali, per costruire un luogo - non luogo, in cui vale solo il fascino della musica e dei contenuti che veicola.
(Laura Bianchi, Mescalina.it)
“Pour yourself that well-deserved drink, dim the lights and crank it up. Lose yourself in a magical recording and world created by this unique singer-songwriter”
(http://rocknload.com/ - IRL)
“É un disco che cresce con gli ascolti […], ascolti continuati rivelano un progetto personale portato avanti con coerenza”
(Renzo Nelli, TomTomrock.it)
“[il disco si conclude con] The Real Stranger, dove contrabbasso e percussioni preparano l’entrata in scena del sax di Dana Colley. Canzone dalla grande atmosfera e degna chiusura di un disco dal fascino oscuro, misterioso, avvolgente, dai tratti filmici e dal carattere ben preciso”
(https://enzocurelli.blogspot.com/)
“Horse Latitudes dimostra ancora una volta che questo paese ha musicisti di ottimo livello. Basta volerli ascoltare.”
(Marcello Matranga, Free Zone)
“Il sigillo è affidato a The Real Stranger, in equilibrio fra percussioni morbide, basso sinuoso e le melodie del sax che, sommate alla timbrica vocale calda e avvolgente, esercitano un corteggiamento a cui è difficile sottrarsi.”
(Giuseppe Celano, extramusicmagazine)
info concerto 331 1103799
Dates
Description
Andrea Van Cleef presenta il suo ultimo lavoro “Horse Latitudes” accompagnato dalla band completa dei BlackJack Conspiracy: Simon Grazioli (mandolino, banjo, chitarra, cori), Pietro Gozzini (contrabbasso, cori), Giulia Mabellini (violino), Simone Cavagnini (batteria), Alex Stangoni (chitarra elettrica) per un concerto di dark americana dalle sfumature southern gothic.
ESTRATTI RASSEGNA STAMPA
“Le songwriting d’Andrea y trouve les espaces pour son écriture d’un finesse rare.”
(Silvère Vincent, ROLLING STONE FRANCE)
“Undici tracce all’insegna di un country blues malinconico, che ricorda un mix Nick Cave, Cash e Calvin Russell”
(Giancarlo Bolther, Rockerilla Aprile 2024)
“Americana rigorosa e sentita, echi desert rock, cantautorato alt-country […]. Come si dice: un lavoro fatto bene.”
(Alessandro Besselva Averame, Rumore Aprile 2024)
“Atmosfere evocative, eleganti, piene di anima. Un bel disco.”
(Antonio Bacciocchi, RadioCoop)
“Bellissimi fiori selvatici cresciuti in un giardino sbagliato”
(Giorgio Moltisanti, Rockit.it)
“Esauriti i crediti e i riferimenti, resta un disco di ottimi brani autografi che colgono in pieno il sentimento dei nostri tempi.”
(Nicola Gervasini, rootshighway.it)
l'abilità sta proprio nell'equilibrio raffinato con cui l'artista unisce le matrici, europea e Americana (con la maiuscola, proprio nel senso del genere), in un insieme che rimescola le coordinate spaziali, per costruire un luogo - non luogo, in cui vale solo il fascino della musica e dei contenuti che veicola.
(Laura Bianchi, Mescalina.it)
“Pour yourself that well-deserved drink, dim the lights and crank it up. Lose yourself in a magical recording and world created by this unique singer-songwriter”
(http://rocknload.com/ - IRL)
“É un disco che cresce con gli ascolti […], ascolti continuati rivelano un progetto personale portato avanti con coerenza”
(Renzo Nelli, TomTomrock.it)
“[il disco si conclude con] The Real Stranger, dove contrabbasso e percussioni preparano l’entrata in scena del sax di Dana Colley. Canzone dalla grande atmosfera e degna chiusura di un disco dal fascino oscuro, misterioso, avvolgente, dai tratti filmici e dal carattere ben preciso”
(https://enzocurelli.blogspot.com/)
“Horse Latitudes dimostra ancora una volta che questo paese ha musicisti di ottimo livello. Basta volerli ascoltare.”
(Marcello Matranga, Free Zone)
“Il sigillo è affidato a The Real Stranger, in equilibrio fra percussioni morbide, basso sinuoso e le melodie del sax che, sommate alla timbrica vocale calda e avvolgente, esercitano un corteggiamento a cui è difficile sottrarsi.”
(Giuseppe Celano, extramusicmagazine)
info concerto 331 1103799