Arti visive e performance - En Avant!
Con i nuovi coreografi del corso di danza contemporanea della Civica Scuola Paolo Grassi di Milano
UMBRA
11’
coreografia e interpretazione Marcello Malchiodi ed Elia Bucchieri
musiche Andrea David
drammaturgia Leonardo Ceccucci
tutor Giorgio Azzone
È possibile che un soggetto sia l’ombra di un altro? Sentire ciò che l’altro sta vivendo è una questione di anatomia o di volontà? Umbra è un progetto che nasce dalla necessità di indagare il funzionamento dei neuroni specchio trasformandolo nel meccanismo alla base del processo creativo.
Quando siamo ad occhi chiusi, le nostre onde cerebrali hanno una frequenza bassa. Quando apriamo gli occhi, la frequenza aumenta. Ma quando vediamo un’altra persona compiere un’azione, il cervello ha un picco di attività, tanto da spingere a volte il corpo a ripetere la stessa azione. Che tipo di relazione può nascere tra due esseri?
Due corpi vengono a trovarsi nello stesso spazio. Sono corpi materialmente diversi, unici, ciascuno avente il proprio peso, la propria conformazione, la propria qualità. Questi dati concreti sono i segni che il tempo e il mondo hanno inciso sui corpi, sono le tracce della loro storia. Che succede quando due storie entrano in contatto?
Poli diversi creano necessariamente una tensione, da cui è possibile sperimentare i molteplici modi in cui i due corpi si possono rapportare nello spazio. In che modo il pesante influenzerà il leggero? Sarà il ghiaccio che imparerà a sciogliersi o l’acqua che imparerà a cristallizzarsi?
DI SABBIA E DI TERRA
10’
coreografia e interpretazione Priscilla Cornacchia
prima spettatrice Arianna Delle Gemme
drammaturgia Leonardo Ceccucci
tutor Paola Lattanzi
In luoghi trascurati e dimenticati, il ragno sceglie di creare la sua casa. Ci mette impegno per tessere la propria tela. È consapevole che questa dimora potrà essere distrutta da un momento all’altro, ma lo accetta. E se alcuni fili vengono strappati, non si arrabbia. Ne costruisce di nuovi, come gesto di perdono.
La figura del ragno è per me un emblema del nostro rapporto con il passato. La vita produce delle lacerazioni, degli affronti, che restano nel presente come cicatrici. In che modo noi esseri umani affrontiamo e accettiamo ciò che è stato? Come ripariamo costantemente la nostra tela, per poter andare avanti?
In questa performance immagino una creatura che si sveglia. Sorge dalla terra e inizia a conoscersi: scopre i propri sensi e, attraverso questi, il mondo. Si ambienta, si incontra e si scontra con lo spazio. Sperimenta le potenzialità del proprio corpo, partendo dall’addome, matrice della sua linfa vitale. Ma cosa succede se i fili che le permettono di muoversi diventano anche le catene che la bloccano? Quanto è difficile perdonare, ripartire, se la causa della frattura sta dentro di noi?
Attraverso l’analisi sinestetica del processo mediante il quale il ragno produce e secerne la sua seta, la performer concentra l’origine degli impulsi dei suoi movimenti nell’addome: zona più forte del corpo, costituita da muscoli fondamentali per la sana riuscita di ogni tipo di azione; è anche l’area dove è contenuta e protetta la maggior parte degli organi vitali.
Ricercando più modi possibili per variare la qualità e le caratteristiche degli impulsi, il corpo performante innesta input che, come la corrente, provocano nel movimento conseguenze cinetiche differenti.
Sono poi gli occhi a svolgere il ruolo di timoniere, influenzando e prendendo il controllo del flusso di moto e di ritmo che cambia nel corpo.
LA QUARTA MANIA
13’
coreografia Mirko Donsanto
interpreti Dario Garella, Matteo Käppeli, Lorenzo Marchionni, Tommaso Panigoni
drammaturgia Luca Cardetta
Esaltazione e razionalità; impudenza e ritegno; darsi e ritrarsi. Ma anche: perfezione e fallibilità; grande e piccolo; ideale e reale. La quarta mania è un lavoro sulle dicotomie che ci caratterizzano in quanto esseri umani.
Può l’uomo riscattarsi dall’inesorabile finitezza della propria condizione? Può egli elevarsi e tendere a quella realtà intellegibile che il filosofo Platone identificava con il mondo delle Idee?
Prendendo spunto dal Fedro platonico, il lavoro trova nelle geometrie spaziali, nelle alternanze ritmiche, nei contrasti temporali i propri elementi fondanti: frutto di un’attenta ricerca filologica sul testo, essi costituiscono il collante che unisce la tradizione filosofica greca con il corpo contemporaneo.
Mirko Donsanto – Il tetrametro trocaico
John Cage – Sonata and interludes for prepared piano: Sonata V
Steve Reich – The four sections – IV. Full Orchestra
STUDIO PER UN CONCERTO
10’
di e con Matteo Marongiu
Fibrillante assolo con campanacci in un affascinante eco di nature e terre lontane.
ICARUS
10’
coreografia Marcello Malchiodi
tutor Paola Bedoni
drammaturgia Luca Cardetta
danzatore Marcello Malchiodi
musiche “Patterns in a Chromatic Field: Pages 1-19, Measures 1-397” – Morton Feldman; “Spring Waters” – Sergei Rachmaninoff
206 sono le ossa presenti all’interno di uno scheletro umano. Scheletro che può essere visto come supporto, o come gabbia.
ICARUS è un progetto che nasce dalla necessità del performer di indagare il significato della sindrome omonima al mito greco attraverso la scoperta del proprio scheletro, delle possibilità e limiti che possiede, provando a sopravvivere in un mondo veloce ed esigente. Come Icaro è incapace di apprezzare le cose che ha, il performer non riesce a trovare pace con il proprio corpo e cerca di cambiarlo radicalmente, a tal punto da lottare contro di esso come un essere estraneo a sé. Grazie ad una ricerca sul “difetto”, le ossa del performer sono il motore della sua performance, studiandone sia la capacità di muoversi che la forma che possono assumere nello spazio che si crea. A seguito di un interesse verso l’iconografia del mito greco si ha un tentativo di far coesistere una plasticità minuziosa e quasi pittoresca con una realtà cruda e inconfondibile.
Promozione anteprima di stagione fuori abbonamento: ingresso alla serata € 10,00
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. https://www.vivaticket.com/...cket/en-avant/247739
Dates
Description
Con i nuovi coreografi del corso di danza contemporanea della Civica Scuola Paolo Grassi di Milano
UMBRA
11’
coreografia e interpretazione Marcello Malchiodi ed Elia Bucchieri
musiche Andrea David
drammaturgia Leonardo Ceccucci
tutor Giorgio Azzone
È possibile che un soggetto sia l’ombra di un altro? Sentire ciò che l’altro sta vivendo è una questione di anatomia o di volontà? Umbra è un progetto che nasce dalla necessità di indagare il funzionamento dei neuroni specchio trasformandolo nel meccanismo alla base del processo creativo.
Quando siamo ad occhi chiusi, le nostre onde cerebrali hanno una frequenza bassa. Quando apriamo gli occhi, la frequenza aumenta. Ma quando vediamo un’altra persona compiere un’azione, il cervello ha un picco di attività, tanto da spingere a volte il corpo a ripetere la stessa azione. Che tipo di relazione può nascere tra due esseri?
Due corpi vengono a trovarsi nello stesso spazio. Sono corpi materialmente diversi, unici, ciascuno avente il proprio peso, la propria conformazione, la propria qualità. Questi dati concreti sono i segni che il tempo e il mondo hanno inciso sui corpi, sono le tracce della loro storia. Che succede quando due storie entrano in contatto?
Poli diversi creano necessariamente una tensione, da cui è possibile sperimentare i molteplici modi in cui i due corpi si possono rapportare nello spazio. In che modo il pesante influenzerà il leggero? Sarà il ghiaccio che imparerà a sciogliersi o l’acqua che imparerà a cristallizzarsi?
DI SABBIA E DI TERRA
10’
coreografia e interpretazione Priscilla Cornacchia
prima spettatrice Arianna Delle Gemme
drammaturgia Leonardo Ceccucci
tutor Paola Lattanzi
In luoghi trascurati e dimenticati, il ragno sceglie di creare la sua casa. Ci mette impegno per tessere la propria tela. È consapevole che questa dimora potrà essere distrutta da un momento all’altro, ma lo accetta. E se alcuni fili vengono strappati, non si arrabbia. Ne costruisce di nuovi, come gesto di perdono.
La figura del ragno è per me un emblema del nostro rapporto con il passato. La vita produce delle lacerazioni, degli affronti, che restano nel presente come cicatrici. In che modo noi esseri umani affrontiamo e accettiamo ciò che è stato? Come ripariamo costantemente la nostra tela, per poter andare avanti?
In questa performance immagino una creatura che si sveglia. Sorge dalla terra e inizia a conoscersi: scopre i propri sensi e, attraverso questi, il mondo. Si ambienta, si incontra e si scontra con lo spazio. Sperimenta le potenzialità del proprio corpo, partendo dall’addome, matrice della sua linfa vitale. Ma cosa succede se i fili che le permettono di muoversi diventano anche le catene che la bloccano? Quanto è difficile perdonare, ripartire, se la causa della frattura sta dentro di noi?
Attraverso l’analisi sinestetica del processo mediante il quale il ragno produce e secerne la sua seta, la performer concentra l’origine degli impulsi dei suoi movimenti nell’addome: zona più forte del corpo, costituita da muscoli fondamentali per la sana riuscita di ogni tipo di azione; è anche l’area dove è contenuta e protetta la maggior parte degli organi vitali.
Ricercando più modi possibili per variare la qualità e le caratteristiche degli impulsi, il corpo performante innesta input che, come la corrente, provocano nel movimento conseguenze cinetiche differenti.
Sono poi gli occhi a svolgere il ruolo di timoniere, influenzando e prendendo il controllo del flusso di moto e di ritmo che cambia nel corpo.
LA QUARTA MANIA
13’
coreografia Mirko Donsanto
interpreti Dario Garella, Matteo Käppeli, Lorenzo Marchionni, Tommaso Panigoni
drammaturgia Luca Cardetta
Esaltazione e razionalità; impudenza e ritegno; darsi e ritrarsi. Ma anche: perfezione e fallibilità; grande e piccolo; ideale e reale. La quarta mania è un lavoro sulle dicotomie che ci caratterizzano in quanto esseri umani.
Può l’uomo riscattarsi dall’inesorabile finitezza della propria condizione? Può egli elevarsi e tendere a quella realtà intellegibile che il filosofo Platone identificava con il mondo delle Idee?
Prendendo spunto dal Fedro platonico, il lavoro trova nelle geometrie spaziali, nelle alternanze ritmiche, nei contrasti temporali i propri elementi fondanti: frutto di un’attenta ricerca filologica sul testo, essi costituiscono il collante che unisce la tradizione filosofica greca con il corpo contemporaneo.
Mirko Donsanto – Il tetrametro trocaico
John Cage – Sonata and interludes for prepared piano: Sonata V
Steve Reich – The four sections – IV. Full Orchestra
STUDIO PER UN CONCERTO
10’
di e con Matteo Marongiu
Fibrillante assolo con campanacci in un affascinante eco di nature e terre lontane.
ICARUS
10’
coreografia Marcello Malchiodi
tutor Paola Bedoni
drammaturgia Luca Cardetta
danzatore Marcello Malchiodi
musiche “Patterns in a Chromatic Field: Pages 1-19, Measures 1-397” – Morton Feldman; “Spring Waters” – Sergei Rachmaninoff
206 sono le ossa presenti all’interno di uno scheletro umano. Scheletro che può essere visto come supporto, o come gabbia.
ICARUS è un progetto che nasce dalla necessità del performer di indagare il significato della sindrome omonima al mito greco attraverso la scoperta del proprio scheletro, delle possibilità e limiti che possiede, provando a sopravvivere in un mondo veloce ed esigente. Come Icaro è incapace di apprezzare le cose che ha, il performer non riesce a trovare pace con il proprio corpo e cerca di cambiarlo radicalmente, a tal punto da lottare contro di esso come un essere estraneo a sé. Grazie ad una ricerca sul “difetto”, le ossa del performer sono il motore della sua performance, studiandone sia la capacità di muoversi che la forma che possono assumere nello spazio che si crea. A seguito di un interesse verso l’iconografia del mito greco si ha un tentativo di far coesistere una plasticità minuziosa e quasi pittoresca con una realtà cruda e inconfondibile.
Promozione anteprima di stagione fuori abbonamento: ingresso alla serata € 10,00
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. https://www.vivaticket.com/...cket/en-avant/247739