Claudio Bisio - la Mia Vita Raccontata Male
martedì 10 e mercoledì 11 febbraio 2026 - ORE 21.00
LA MIA VITA RACCONTATA MALE
da Francesco Piccolo - regia Giorgio Gallione
con Claudio Bisio e i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino
musiche Paolo Silvestri - scene e costumi Guido Fiorato - luci Aldo Mantovani
produzione TEATRO STABILE DI GENOVA
Sono i ricordi a plasmare la vita o la vita a dar forma ai ricordi? È una deliziosa madeleine di Proust lo spettacolo tratto da alcune opere di Francesco Piccolo e interpretato da Claudio Bisio, perché ci trascina nella dolcezza nostalgica dei ricordi felici. Potrebbe essere la vita di tutti quella in scena ne La mia vita raccontata male, eppure, citando il romanzo di Emmanuel Carrère, si tratta di Vite che non sono la mia ma che le assomigliano un po’. E così Bisio ci fa rivivere l’emozione del primo amore, il successo delle gemelle Kessler, i gol dei mondiali di calcio, ma anche l’impegno politico, la famiglia e la paternità, passando dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi. Un perfido e divertentissimo ping-pong continuo tra via pubblica e privata, reale e romanzata, musica e parole che si conclude mostrandoci cosa ci rende ciò che siamo.
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martedì 10 e mercoledì 11 febbraio 2026 - ORE 21.00
LA MIA VITA RACCONTATA MALE
da Francesco Piccolo - regia Giorgio Gallione
con Claudio Bisio e i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino
musiche Paolo Silvestri - scene e costumi Guido Fiorato - luci Aldo Mantovani
produzione TEATRO STABILE DI GENOVA
Sono i ricordi a plasmare la vita o la vita a dar forma ai ricordi? È una deliziosa madeleine di Proust lo spettacolo tratto da alcune opere di Francesco Piccolo e interpretato da Claudio Bisio, perché ci trascina nella dolcezza nostalgica dei ricordi felici. Potrebbe essere la vita di tutti quella in scena ne La mia vita raccontata male, eppure, citando il romanzo di Emmanuel Carrère, si tratta di Vite che non sono la mia ma che le assomigliano un po’. E così Bisio ci fa rivivere l’emozione del primo amore, il successo delle gemelle Kessler, i gol dei mondiali di calcio, ma anche l’impegno politico, la famiglia e la paternità, passando dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi. Un perfido e divertentissimo ping-pong continuo tra via pubblica e privata, reale e romanzata, musica e parole che si conclude mostrandoci cosa ci rende ciò che siamo.