DDL 1660 - Una Legge Liberticida Da Fermare

đź’ĄDDL 1660 UNA LEGGE LIBERTICIDA DA FERMAREđź’Ą
Convegno pubblico
Giovedì 10 ottobre ore 20.30
📍Caracol Olol Jackson, Viale Crispi 46 - Vicenza
Intervengono:
- Rossella Puca militante, giurista, scrive per Global Project
- Avv. Marina Prosperi del Foro di Bologna, penalista, Giuristi democratici,
- Avv. Gianluca Vitale del foro di Torino, penalista dei movimenti torinesi,
- Avv. Giuseppe Romano del foro di Venezia, Giuristi democratici Venezia
La Camera dei Deputati ha da poco approvato a larghissima maggioranza il disegno di legge 1660, il cosiddetto DDL “Sicurezza” che se approvato al Senato rischia di rappresentare una deriva liberticida che colpisce lo stato di diritto e criminalizza il conflitto sociale: le lotte sindacali, quelle studentesche, ambientaliste, dei migranti e delle madri detenute. Si rischierebbe il panorama peggiore: lo stato di polizia al posto di quello di diritto.
Qui in breve i punti trattati:
âť— il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato con condanne fino a 2 anni di carcere
âť— le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni
âť— idem per chi protesta contro le grandi opere
âť— anche la "propaganda" delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata "terrorismo della parola"
âť—carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni
âť— fino a 15 anni per resistenza attiva
âť— fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato "anti-Ghandi")
âť— facoltà per forze dell'ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio
âť— carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno
âť— dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l'uso del cellulare, vincolando l'acquisto della SIM al possesso del permesso di soggiorno.
Il miglior modo per contrastarlo è conoscerlo. Parliamone insieme agli esperti per approfondirne i contenuti con largo spazio alle domande.
Dates
Description
đź’ĄDDL 1660 UNA LEGGE LIBERTICIDA DA FERMAREđź’Ą
Convegno pubblico
Giovedì 10 ottobre ore 20.30
📍Caracol Olol Jackson, Viale Crispi 46 - Vicenza
Intervengono:
- Rossella Puca militante, giurista, scrive per Global Project
- Avv. Marina Prosperi del Foro di Bologna, penalista, Giuristi democratici,
- Avv. Gianluca Vitale del foro di Torino, penalista dei movimenti torinesi,
- Avv. Giuseppe Romano del foro di Venezia, Giuristi democratici Venezia
La Camera dei Deputati ha da poco approvato a larghissima maggioranza il disegno di legge 1660, il cosiddetto DDL “Sicurezza” che se approvato al Senato rischia di rappresentare una deriva liberticida che colpisce lo stato di diritto e criminalizza il conflitto sociale: le lotte sindacali, quelle studentesche, ambientaliste, dei migranti e delle madri detenute. Si rischierebbe il panorama peggiore: lo stato di polizia al posto di quello di diritto.
Qui in breve i punti trattati:
âť— il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato con condanne fino a 2 anni di carcere
âť— le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni
âť— idem per chi protesta contro le grandi opere
âť— anche la "propaganda" delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata "terrorismo della parola"
âť—carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni
âť— fino a 15 anni per resistenza attiva
âť— fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato "anti-Ghandi")
âť— facoltà per forze dell'ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio
âť— carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno
âť— dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l'uso del cellulare, vincolando l'acquisto della SIM al possesso del permesso di soggiorno.
Il miglior modo per contrastarlo è conoscerlo. Parliamone insieme agli esperti per approfondirne i contenuti con largo spazio alle domande.