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Ditz

Concerts
Ditz

Dates

Saturday Apr 12, 2025 09:30 pm

Description

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sabato 12 aprile
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opening: TBA
in concerto // ๐—ช๐—ถ๐˜€๐—ต๐—น๐—ถ๐˜€๐˜ ๐—–๐—น๐˜‚๐—ฏ

La band inglese, in uscita il 24 gennaio col nuovo “๐—ก๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ ๐—˜๐˜…๐—ต๐—ฎ๐—น๐—ฒ”, torna in Italia protagonista di un primo concerto a Roma.

"Never Exhale" è il sound di una band che non si è mai fermata. I DITZ sono stati in tour senza soluzione di continuità dall’uscita del loro primo album “The Great Regression” e anche prima, viaggiando almeno 100 giorni all'anno già dai tempi del COVID. Le nuove canzoni sono state scritte in giro per l'Europa, spesso nei giorni liberi e solo in sala prove come pretesto per spezzare i loro lunghi spostamenti.

Si potrebbe dire che la band consideri registrare e pubblicare musica come un'occasione per ripensare le proprie canzoni. Spesso suonandole dal vivo anni prima della loro uscita, modificandole man mano. “Never Exhale” è stato in gran parte registrato negli studi Holy Mountain di Londra durante un freddo gennaio. Il processo è stato irto di ostacoli. Il piano originale era andare e registrare: tuttavia, quando il gruppo abbandonò il Rhode Island per prendere parte al tour di supporto agli IDLES l'album doveva ancora essere mixato dall'ingegnere originariamente preposto, Seth Manchester. Il risultato è un album influenzato dalla pressione subita per la sua stessa realizzazione.

I temi dell'album si rivelano man mano che lo si ascolta. La traccia di apertura "Taxi Man" esplora come sarebbe valutare il proprio impatto sul mondo. L'omonimo tassista potrebbe essere visto come una figura tipo San Pietro, o come Caronte, che traghetta il
morto negli inferi. Successivamente l'album esplora temi come l'odio e la divisione quando non necessarie, "Space/Smile"
e "It smells like something died in here", l'invecchiamento, "Senor Siniestro" e la separazione del corpo dalla realtà, “The Body As A Structure”. È un disco politico, ma in definitiva personale. Più
Genet o Kafka che non Orwell o Huxley.

Dal punto di vista sonoro l'album affonda le sue radici nelle solite influenze dei DITZ, nel classico noise rock dei Jesus Lizard o degli Shellac o l'ottuso post punk dei Fall, ma porta con sé anche una ventata di freschezza. La traccia di chiusura “Britney” potrebbe essere paragonata ai Radiohead o ai Mogwai. Complessivamente,
l'album è un chiaro sviluppo rispetto al loro primo lavoro. Un chiaro segno delle cose a venire.

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€ 15
๐ŸŽซ PอŸRอŸEอŸVอŸEอŸNอŸDอŸIอŸTอŸEอŸ
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ORE 21:30

๐Ÿ“ ๐—ช๐—ถ๐˜€๐—ต๐—น๐—ถ๐˜€๐˜ ๐—–๐—น๐˜‚๐—ฏ
Via dei Volsci 126/B
Roma

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