Ditz

๐ฅ๐ฎ๐ฑ๐ถ๐ผ ๐ฅ๐ผ๐ฐ๐ธ presenta
sabato 12 aprile
๐๐๐ง๐ญ
opening: TBA
in concerto // ๐ช๐ถ๐๐ต๐น๐ถ๐๐ ๐๐น๐๐ฏ
La band inglese, in uscita il 24 gennaio col nuovo “๐ก๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ ๐๐ ๐ต๐ฎ๐น๐ฒ”, torna in Italia protagonista di un primo concerto a Roma.
"Never Exhale" è il sound di una band che non si è mai fermata. I DITZ sono stati in tour senza soluzione di continuità dall’uscita del loro primo album “The Great Regression” e anche prima, viaggiando almeno 100 giorni all'anno già dai tempi del COVID. Le nuove canzoni sono state scritte in giro per l'Europa, spesso nei giorni liberi e solo in sala prove come pretesto per spezzare i loro lunghi spostamenti.
Si potrebbe dire che la band consideri registrare e pubblicare musica come un'occasione per ripensare le proprie canzoni. Spesso suonandole dal vivo anni prima della loro uscita, modificandole man mano. “Never Exhale” è stato in gran parte registrato negli studi Holy Mountain di Londra durante un freddo gennaio. Il processo è stato irto di ostacoli. Il piano originale era andare e registrare: tuttavia, quando il gruppo abbandonò il Rhode Island per prendere parte al tour di supporto agli IDLES l'album doveva ancora essere mixato dall'ingegnere originariamente preposto, Seth Manchester. Il risultato è un album influenzato dalla pressione subita per la sua stessa realizzazione.
I temi dell'album si rivelano man mano che lo si ascolta. La traccia di apertura "Taxi Man" esplora come sarebbe valutare il proprio impatto sul mondo. L'omonimo tassista potrebbe essere visto come una figura tipo San Pietro, o come Caronte, che traghetta il
morto negli inferi. Successivamente l'album esplora temi come l'odio e la divisione quando non necessarie, "Space/Smile"
e "It smells like something died in here", l'invecchiamento, "Senor Siniestro" e la separazione del corpo dalla realtà, “The Body As A Structure”. È un disco politico, ma in definitiva personale. Più
Genet o Kafka che non Orwell o Huxley.
Dal punto di vista sonoro l'album affonda le sue radici nelle solite influenze dei DITZ, nel classico noise rock dei Jesus Lizard o degli Shellac o l'ottuso post punk dei Fall, ma porta con sé anche una ventata di freschezza. La traccia di chiusura “Britney” potrebbe essere paragonata ai Radiohead o ai Mogwai. Complessivamente,
l'album è un chiaro sviluppo rispetto al loro primo lavoro. Un chiaro segno delle cose a venire.
๐๏ธ BอIอGอLอIอEอTอTอOอ
€ 15
๐ซ PอRอEอVอEอNอDอIอTอEอ
su http://dice.fm/ ๐
https://link.dice.fm/Qfc009de9f53
โก๏ธ https://open.spotify.com/...SKgWx1dqjhidhnhpGbfJ
โก๏ธ https://www.instagram.com/ditzband/
โก๏ธ https://www.facebook.com/ditzband
โฐ IอNอIอZอIอOอ อCอOอNอCอEอRอTอOอ
ORE 21:30
๐ ๐ช๐ถ๐๐ต๐น๐ถ๐๐ ๐๐น๐๐ฏ
Via dei Volsci 126/B
Roma
Dates
Description
๐ฅ๐ฎ๐ฑ๐ถ๐ผ ๐ฅ๐ผ๐ฐ๐ธ presenta
sabato 12 aprile
๐๐๐ง๐ญ
opening: TBA
in concerto // ๐ช๐ถ๐๐ต๐น๐ถ๐๐ ๐๐น๐๐ฏ
La band inglese, in uscita il 24 gennaio col nuovo “๐ก๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ ๐๐ ๐ต๐ฎ๐น๐ฒ”, torna in Italia protagonista di un primo concerto a Roma.
"Never Exhale" è il sound di una band che non si è mai fermata. I DITZ sono stati in tour senza soluzione di continuità dall’uscita del loro primo album “The Great Regression” e anche prima, viaggiando almeno 100 giorni all'anno già dai tempi del COVID. Le nuove canzoni sono state scritte in giro per l'Europa, spesso nei giorni liberi e solo in sala prove come pretesto per spezzare i loro lunghi spostamenti.
Si potrebbe dire che la band consideri registrare e pubblicare musica come un'occasione per ripensare le proprie canzoni. Spesso suonandole dal vivo anni prima della loro uscita, modificandole man mano. “Never Exhale” è stato in gran parte registrato negli studi Holy Mountain di Londra durante un freddo gennaio. Il processo è stato irto di ostacoli. Il piano originale era andare e registrare: tuttavia, quando il gruppo abbandonò il Rhode Island per prendere parte al tour di supporto agli IDLES l'album doveva ancora essere mixato dall'ingegnere originariamente preposto, Seth Manchester. Il risultato è un album influenzato dalla pressione subita per la sua stessa realizzazione.
I temi dell'album si rivelano man mano che lo si ascolta. La traccia di apertura "Taxi Man" esplora come sarebbe valutare il proprio impatto sul mondo. L'omonimo tassista potrebbe essere visto come una figura tipo San Pietro, o come Caronte, che traghetta il
morto negli inferi. Successivamente l'album esplora temi come l'odio e la divisione quando non necessarie, "Space/Smile"
e "It smells like something died in here", l'invecchiamento, "Senor Siniestro" e la separazione del corpo dalla realtà, “The Body As A Structure”. È un disco politico, ma in definitiva personale. Più
Genet o Kafka che non Orwell o Huxley.
Dal punto di vista sonoro l'album affonda le sue radici nelle solite influenze dei DITZ, nel classico noise rock dei Jesus Lizard o degli Shellac o l'ottuso post punk dei Fall, ma porta con sé anche una ventata di freschezza. La traccia di chiusura “Britney” potrebbe essere paragonata ai Radiohead o ai Mogwai. Complessivamente,
l'album è un chiaro sviluppo rispetto al loro primo lavoro. Un chiaro segno delle cose a venire.
๐๏ธ BอIอGอLอIอEอTอTอOอ
€ 15
๐ซ PอRอEอVอEอNอDอIอTอEอ
su http://dice.fm/ ๐
https://link.dice.fm/Qfc009de9f53
โก๏ธ https://open.spotify.com/...SKgWx1dqjhidhnhpGbfJ
โก๏ธ https://www.instagram.com/ditzband/
โก๏ธ https://www.facebook.com/ditzband
โฐ IอNอIอZอIอOอ อCอOอNอCอEอRอTอOอ
ORE 21:30
๐ ๐ช๐ถ๐๐ต๐น๐ถ๐๐ ๐๐น๐๐ฏ
Via dei Volsci 126/B
Roma