Enzo Decaro - L'avaro Immaginario
Lunedì 10 febbraio 2025 ore 21:00
ENZO DECARO
L’Avaro Immaginario
tratto da Molière/Luigi De Filippo
adattamento e regia di Enzo Decaro
con NUNZIA SCHIANO e con La Compagnia Luigi De Filippo (in o.a.) Luigi Bignone - Carlo Di Maio - Massimo Pagano - Giorgio Pinto - Fabiana Russo - Ingrid Sansone
musiche Nino Rota (da “Le Molière Immaginarie”)
musiche di scena ispirate a villanelle e canzoni popolari del 600’napoletano
Sette quadri, un prologo e un epilogo. È un viaggio nel teatro, quello di Molière in primo luogo, ma non soltanto… È anche un viaggio nel tempo quello del Seicento, un secolo pieno di guerre,
epidemie, grandi tragedie ma anche di profonde intuizioni e illuminazioni che non riguardano solo “quel tempo.
Ed è anche il viaggio, reale e immaginario, di Oreste Bruno, e la sua Compagnia di famiglia, quella dei Fratelli dè Bruno, da Nola, (discendenti del grande filosofo Giordano Bruno), una vera “carretta dei comici” viaggiante tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo.
È il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière. Ma anche una fuga: dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una
speranza o solo la salvezza. Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, di un mercato o di un assembramento di persone, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e “si fa il Teatro”. E col “teatro” si riesce anche a mangiare, quasi sempre.
Gli incontri durante il viaggio, sorprendenti ma non tutti piacevoli, l’avvicinamento anche fisico a Parigi, al teatro di Molière, la “corrispondenza” che il capocomico invia quotidianamente all’illustre “collega”, la forte connessione tra il mondo culturale e teatrale della Napoli di quel tempo con quella francese, di Molière ma forse ancor più di Corneille (che si celerebbe sotto mentite spoglie dietro alcune delle sue opere maggiori) la pesante eredità del pensiero di uno zio prete di Oreste Bruno, Filippo detto poi Giordano, scomparso da alcuni decenni ma di cui per fortuna non si ricorda più nessuno, e la morte in scena dello stesso Molière poco prima del loro arrivo a Parigi, renderanno davvero unico il viaggio di tutta la “Compagnia di famiglia” commedianti d’arte ma soprattutto persone “umane”, proprio come la grande commedia del teatro, dove “tutto è finto, ma niente è falso”
Atto Unico: durata 90’
🎠ABBONAMENTI e BIGLIETTI da novembre
✅ A breve aggiornamento date e prezzi
ℹ http://www.teatroaccademia.it/
Dates
Description
Lunedì 10 febbraio 2025 ore 21:00
ENZO DECARO
L’Avaro Immaginario
tratto da Molière/Luigi De Filippo
adattamento e regia di Enzo Decaro
con NUNZIA SCHIANO e con La Compagnia Luigi De Filippo (in o.a.) Luigi Bignone - Carlo Di Maio - Massimo Pagano - Giorgio Pinto - Fabiana Russo - Ingrid Sansone
musiche Nino Rota (da “Le Molière Immaginarie”)
musiche di scena ispirate a villanelle e canzoni popolari del 600’napoletano
Sette quadri, un prologo e un epilogo. È un viaggio nel teatro, quello di Molière in primo luogo, ma non soltanto… È anche un viaggio nel tempo quello del Seicento, un secolo pieno di guerre,
epidemie, grandi tragedie ma anche di profonde intuizioni e illuminazioni che non riguardano solo “quel tempo.
Ed è anche il viaggio, reale e immaginario, di Oreste Bruno, e la sua Compagnia di famiglia, quella dei Fratelli dè Bruno, da Nola, (discendenti del grande filosofo Giordano Bruno), una vera “carretta dei comici” viaggiante tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo.
È il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière. Ma anche una fuga: dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una
speranza o solo la salvezza. Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, di un mercato o di un assembramento di persone, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e “si fa il Teatro”. E col “teatro” si riesce anche a mangiare, quasi sempre.
Gli incontri durante il viaggio, sorprendenti ma non tutti piacevoli, l’avvicinamento anche fisico a Parigi, al teatro di Molière, la “corrispondenza” che il capocomico invia quotidianamente all’illustre “collega”, la forte connessione tra il mondo culturale e teatrale della Napoli di quel tempo con quella francese, di Molière ma forse ancor più di Corneille (che si celerebbe sotto mentite spoglie dietro alcune delle sue opere maggiori) la pesante eredità del pensiero di uno zio prete di Oreste Bruno, Filippo detto poi Giordano, scomparso da alcuni decenni ma di cui per fortuna non si ricorda più nessuno, e la morte in scena dello stesso Molière poco prima del loro arrivo a Parigi, renderanno davvero unico il viaggio di tutta la “Compagnia di famiglia” commedianti d’arte ma soprattutto persone “umane”, proprio come la grande commedia del teatro, dove “tutto è finto, ma niente è falso”
Atto Unico: durata 90’
🎠ABBONAMENTI e BIGLIETTI da novembre
✅ A breve aggiornamento date e prezzi
ℹ http://www.teatroaccademia.it/