Francesco Tesei "il Mentalista" - "Telepathy"
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regia ๐
๐ซ๐๐ง๐๐๐ฌ๐๐จ ๐๐๐ฌ๐๐ข
produzione ๐๐๐ซ๐๐ง๐ ๐จ๐ง๐ข ๐๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐๐๐จ๐ฅ๐จ
In quanto mentalista, Francesco Tesei ha sempre provato a “leggere il pensiero” delle persone, una capacità spesso descritta con la parola “telepatia”.
In anni recenti, però, abbiamo vissuto il concetto di distanziamento sociale come assoluta priorità. È quindi particolarmente importante e attuale tornare al significato etimologico della parola: tele-pathos, che significa – dal greco – “passione condivisa a distanza”.
Con questo nuovo spettacolo il mentalista spera di accorciare le distanze tra le persone, tornando a giocare con interazioni fondate sulle parole ma anche sui gesti, azioni, respiri e sorrisi.
Per gettare la maschera, vivere emozioni reali e non virtuali, e costruire assieme alla partecipazione attiva del pubblico qualcosa che potremmo definire con un neologismo: “telempatia”.
Nessun potere sovrannaturale o paranormale, dunque, ma solo il desiderio e il bisogno di ricominciare a condividere esperienze tipicamente umane, come la meraviglia e lo stupore, in maniera empatica.
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regia ๐
๐ซ๐๐ง๐๐๐ฌ๐๐จ ๐๐๐ฌ๐๐ข
produzione ๐๐๐ซ๐๐ง๐ ๐จ๐ง๐ข ๐๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐๐๐จ๐ฅ๐จ
In quanto mentalista, Francesco Tesei ha sempre provato a “leggere il pensiero” delle persone, una capacità spesso descritta con la parola “telepatia”.
In anni recenti, però, abbiamo vissuto il concetto di distanziamento sociale come assoluta priorità. È quindi particolarmente importante e attuale tornare al significato etimologico della parola: tele-pathos, che significa – dal greco – “passione condivisa a distanza”.
Con questo nuovo spettacolo il mentalista spera di accorciare le distanze tra le persone, tornando a giocare con interazioni fondate sulle parole ma anche sui gesti, azioni, respiri e sorrisi.
Per gettare la maschera, vivere emozioni reali e non virtuali, e costruire assieme alla partecipazione attiva del pubblico qualcosa che potremmo definire con un neologismo: “telempatia”.
Nessun potere sovrannaturale o paranormale, dunque, ma solo il desiderio e il bisogno di ricominciare a condividere esperienze tipicamente umane, come la meraviglia e lo stupore, in maniera empatica.