Indagare gli Abissi | Ricerca Scientifica Nell'esplorazione Dei Fondali Marini

I fondali marini hanno sempre affascinato l’umanità, forse perché fino a qualche decennio fa quello che c’era oltre i cinquanta metri di profondità era avvolto dal mistero. Oggi, grazie a tecnologie subacquee sempre nuove, è possibile osservare e studiare le grandi profondità, restituendo dati, cartografia e immagini in grado di monitorare la salute dei mari e degli ecosistemi. Non solo: negli abissi è possibile studiare anche i neutrini, elusive particelle che arrivano dallo spazio e portano con sé informazioni sull’universo.
Francesca Alvisi Ricercatrice CNR – Istituto di Scienze Marine
Nadia Lo Bue Ricercatrice INGV
Sante Francesco Rende Ricercatore ISPRA
Piera Sapienza Ricercatrice ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN
Modera Fabio Gallo Linea Blu
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I fondali marini hanno sempre affascinato l’umanità, forse perché fino a qualche decennio fa quello che c’era oltre i cinquanta metri di profondità era avvolto dal mistero. Oggi, grazie a tecnologie subacquee sempre nuove, è possibile osservare e studiare le grandi profondità, restituendo dati, cartografia e immagini in grado di monitorare la salute dei mari e degli ecosistemi. Non solo: negli abissi è possibile studiare anche i neutrini, elusive particelle che arrivano dallo spazio e portano con sé informazioni sull’universo.
Francesca Alvisi Ricercatrice CNR – Istituto di Scienze Marine
Nadia Lo Bue Ricercatrice INGV
Sante Francesco Rende Ricercatore ISPRA
Piera Sapienza Ricercatrice ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN
Modera Fabio Gallo Linea Blu