Kalìka
Giovedì 15 febbraio 24
Kalìka live
Le Kalika "sbocciano" per caso da una fortuita collaborazione musicale, divenuta prima un progetto vocale
a cappella, tutto al femminile, che si è avvalso in seguito della preziosa collaborazione di un ensamble di musicisti.
Tre donne, tre voci e tre anime, si sono incontrare e scelte tra le righe e nelle note di pezzi inediti ed originali arrangiamenti di brani attinti dalle diverse, personali, esperienze musicali in gioco. Galeotto fu uno dei successi che Enzo Gagnaniello scrisse per l'immensa Mia Martini, dopo averla ascoltata cantare in un ristorante ed esserne rimasto praticamente rapito dalla voce profonda ed unica. Da quell'
arrangiamento intimistico, per sole voci, di Donna ad oggi, il progetto musicale è andato pian piano sviluppandosi, definendo contorni evanescenti che tuttavia esistevano già.
"Ago, filo 'e parole..." trae ispirazione dall'immagine archetipa della donna dedita ad una pacifica industriosità, aspettando qualcuno o qualcosa, seduta dinanzi al telaio della sua anima.
Ela intreccia così, con abilità e sapienza, parole e musica per raccontarsi e raccontare, allo stesso tempo, amori impossibili, vissuti sotto icieli d'oriente, le notti insonni, trascorse nel pensiero costante dell'amato assente, le melodie dedicate a Selene, dea bella e luminosa che amava l'oscurità avvolgendosi nel suo abbraccio. I ricordi, l'attesa, le suggestioni antiche e mistiche si mescolano per dare vita all'arte di cui la donna si fa artefice, consapevole e appassionata.
Ela rinasce, quindi, dopo l'attesa paziente ed incomincia a cantare sè stessa, l'amore, la vita.
Vania Di Matteo
"Gran parte di quella che sono oggi ol devo a mia madre. E' stata lei a regalarmi quando ero alta poco più di un metro un walkman, color carta da zucchero, perché potessi ascoltare musica, impararla, cantarla. /
walkman sono passati da un pezzo ma la musica, quella, mi è rimasta dentro.
Ho sognato e lottato perché la mia vita intera potesse riempirsi di note e melodie e ce l'ho fatta."
Anna Rita Di Pace
"Ho studiato canto e violino fin dalla più tenera età. Un traguardo importante, costatomi molti sacrifici, è stato senza dubbio il conseguimento della laurea al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. La musica è per me linfa ed energia vitale, scorre nel mio sangue e riempie al mia vita intera."
Giulia Olivieri
"Sono nata in provincia di Napoli e cresciuta tra la musica classica napoletana, quella italiana
d'autore el commedie di Eduardo. Da che oi abbia memoria, il canto cè' sempre stato e, come oggi, ha rappresentato per me passione, croce edelizia."
Gianluigi Capasso
"Esprimermi artisticamente in qualche forma è stato da sempre un mio modo di raccontare le cose che vivo con riservatezza dentro e fuori di me. Ho iniziato giocando con il pianoforte per poi passare con decisione allo studio della chitarra, ma la fascinazione dello studio dell'infinito mondo della composizione mi ha portato sempre alla ricerca delle note, dei colori e delle luci giuste per descrivere sensazioni."
*Kalika ni hindi significa "bocciolo". Simbolo di nuova vita, questo nome si raccorda con li significato profondo che questo progetto musicale ha in sé, di rinascita continua.
Dates
Description
Giovedì 15 febbraio 24
Kalìka live
Le Kalika "sbocciano" per caso da una fortuita collaborazione musicale, divenuta prima un progetto vocale
a cappella, tutto al femminile, che si è avvalso in seguito della preziosa collaborazione di un ensamble di musicisti.
Tre donne, tre voci e tre anime, si sono incontrare e scelte tra le righe e nelle note di pezzi inediti ed originali arrangiamenti di brani attinti dalle diverse, personali, esperienze musicali in gioco. Galeotto fu uno dei successi che Enzo Gagnaniello scrisse per l'immensa Mia Martini, dopo averla ascoltata cantare in un ristorante ed esserne rimasto praticamente rapito dalla voce profonda ed unica. Da quell'
arrangiamento intimistico, per sole voci, di Donna ad oggi, il progetto musicale è andato pian piano sviluppandosi, definendo contorni evanescenti che tuttavia esistevano già.
"Ago, filo 'e parole..." trae ispirazione dall'immagine archetipa della donna dedita ad una pacifica industriosità, aspettando qualcuno o qualcosa, seduta dinanzi al telaio della sua anima.
Ela intreccia così, con abilità e sapienza, parole e musica per raccontarsi e raccontare, allo stesso tempo, amori impossibili, vissuti sotto icieli d'oriente, le notti insonni, trascorse nel pensiero costante dell'amato assente, le melodie dedicate a Selene, dea bella e luminosa che amava l'oscurità avvolgendosi nel suo abbraccio. I ricordi, l'attesa, le suggestioni antiche e mistiche si mescolano per dare vita all'arte di cui la donna si fa artefice, consapevole e appassionata.
Ela rinasce, quindi, dopo l'attesa paziente ed incomincia a cantare sè stessa, l'amore, la vita.
Vania Di Matteo
"Gran parte di quella che sono oggi ol devo a mia madre. E' stata lei a regalarmi quando ero alta poco più di un metro un walkman, color carta da zucchero, perché potessi ascoltare musica, impararla, cantarla. /
walkman sono passati da un pezzo ma la musica, quella, mi è rimasta dentro.
Ho sognato e lottato perché la mia vita intera potesse riempirsi di note e melodie e ce l'ho fatta."
Anna Rita Di Pace
"Ho studiato canto e violino fin dalla più tenera età. Un traguardo importante, costatomi molti sacrifici, è stato senza dubbio il conseguimento della laurea al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. La musica è per me linfa ed energia vitale, scorre nel mio sangue e riempie al mia vita intera."
Giulia Olivieri
"Sono nata in provincia di Napoli e cresciuta tra la musica classica napoletana, quella italiana
d'autore el commedie di Eduardo. Da che oi abbia memoria, il canto cè' sempre stato e, come oggi, ha rappresentato per me passione, croce edelizia."
Gianluigi Capasso
"Esprimermi artisticamente in qualche forma è stato da sempre un mio modo di raccontare le cose che vivo con riservatezza dentro e fuori di me. Ho iniziato giocando con il pianoforte per poi passare con decisione allo studio della chitarra, ma la fascinazione dello studio dell'infinito mondo della composizione mi ha portato sempre alla ricerca delle note, dei colori e delle luci giuste per descrivere sensazioni."
*Kalika ni hindi significa "bocciolo". Simbolo di nuova vita, questo nome si raccorda con li significato profondo che questo progetto musicale ha in sé, di rinascita continua.