La Ciociara - con Caterina Costantini

๐ฆ๐ง๐๐๐๐ข๐ก๐ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฏ-๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฐ del Teatro AncheCinema
AncheCinema presenta
๐๐ ๐๐๐ข๐๐๐๐ฅ๐
di Alberto Moravia
con Caterina Costantini
• ๐จ๐ป๐ฎ ๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐บ๐บ๐ผ๐๐ฒ๐ป๐๐ฒ
• ๐ฅ๐ฒ๐๐ถ๐น๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฒ ๐ฎ๐บ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐บ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ
• ๐๐ป ๐๐ป ๐บ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ด๐น๐ถ๐ผ๐๐ผ ๐ฎ๐ฑ๐ฎ๐๐๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ
adattamento teatrale ANNIBALE RUCCELLO
regia ALDO REGGIANI
messa in scena da CATERINA COSTANTINI
con
LORENZA GUERRIERI, ARMANDO DE CECCON, VINCENZO BOCCIARELLI, VINCENZO PELLICANO, MARCO BLANCHI, FLAVIA DE STEFANO
produzione Planet Production s.r.l.u. e Teatro Al Massimo di Palermo
scene e costumi G.P.
musiche a cura e di Eugenio Tassitano
attrezzeria RANCATI ROMA
aiuto messa in scena Laura Mazzon
coordinatrice compagnia Manuela Barzagli
ufficio stampa Andrea Cavazzini
organizzazione Gabriele Pianese
domenica ๐ฎ๐ฒ ๐ก๐ข๐ฉ๐๐ ๐๐ฅ๐ 2023 | ore ๐ญ๐ต.๐ฏ๐ฌ
Teatro AncheCinema
Corso Italia 112 BARI
๐ฃ๐๐ฅ๐๐๐๐๐๐ a pagamento MetroPark Corso Italia 138 + GestiPark Battisti
๐๐๐๐๐๐๐ง๐ง๐ online ๐พ๐๐ถ: https://bit.ly/LACIOCIARA
al botteghino del teatro AncheCinema
e in tutti i punti vendita Vivaticket
๐๐ก๐๐ข ๐ฆ๐ ๐ฆ/๐ช๐ต๐ฎ๐๐๐๐ฝ๐ฝ 329 611 22 91
Il ๐๐ข๐ง๐ง๐๐๐๐๐ก๐ข del Teatro AncheCinema di Bari è aperto
dalle ore 10.00 alle ore 13.00
dalle ore 15.00 alle ore 18.00
dal lunedì al venerdì
e nei giorni di spettacolo
dalle ore 15.00 fino all'orario di spettacolo.
๐ก๐ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฐ๐ต๐ถ ๐ฎ๐ฐ๐พ๐๐ถ๐๐๐ฎ ๐ผ๐ป๐น๐ถ๐ป๐ฒ: non occorre convertire al botteghino la ricevuta di acquisto di VivaTicket che riporta la FILA e il POSTO assegnato. È sufficiente mostrare la ricevuta digitale o cartacea all'addetto all'ingresso della sala di spettacolo.
NOTE DELL'AUTORE
La Ciociara, un romanzo, un film: la madre, la figlia, lo stupro. Tutto questo è diventato memoria collettiva. Riproporre oggi la Ciociara in teatro per me significa ripercorrere la memoria di un incubo che al risveglio lascia l’amaro in bocca, un senso di solitudine. Dopo, quando l’acutezza delle sensazioni che si provano durante l’emergenza finisce e la piccola vita tutti i giorni frantuma l’esistenza in mille piccoli fastidi, chi ha come Cesira vissuto un ritorno alle origini solide e contadine della propria cultura, non potrà più adattarsi e sarà condannata alla solitudine.
Ecco allora affastellarsi nella mente i ricordi, le persone, gli episodi di un’odissea che culmina con l’episodio dello stupro della figlia Rosetta. Ma non c’è riscatto; mancano gli strumenti culturali per andare oltre il groppo in gola, oltre il fatalismo: “Tutta colpa della guerra”. Michele, il giovane intellettuale, può spendere inutilmente il suo fiato; piccolo Pasolini ciociaro, per farci comprendere la parabola di Lazzaro, gli risponderà l’italietta che canta “Stessa spiaggia stesso mare”.
Aldo Reggiani
LA CIOCIARA
La storia letteraria della Ciociara è abbastanza nota, ma posso ripeterla. Nel luglio del 1943, mentre tutti scappavano, rimasi a Roma per la curiosità di vedere come sarebbe andato a finire. Ma poi, ero nelle lista delle persone da arrestare, dovetti scappare anch’io, in settembre. Con mia moglie Elsa Morante andai in treno sino a Fondi: e li ci fermammo perché, come ci disse un ferroviere, le rotaie non continuavano, erano state bombardate. \ Valige in testa, arrivammo al paese, Fondi, deserto e sprangato. Dovemmo inoltrarci nella campagna per trovare ospitalità presso un contadino. Vi rimanemmo una quindicina di giorni, poi le retate dei tedeschi ci costrinsero a raggiungere le montagne sopra Fondi e c’era un solo uomo, un contadino; Davide, che non era partito per la guerra perché aveva un occhio storto: per il resto soltanto donne e bambini. Restai lassù sino al maggio, poi finii a Napoli e quindi tornai a Roma liberata. In quei nove mesi ne vidi di tutti i colori, come del resto ho raccontato nella Ciociara. Dopo un anno, scrissi la prima stesura del romanzo. Ma arrivato a pagina ottanta non riuscii ad andare avanti. Soltanto dopo tre o quattro anni ripresi a scrivere e finii il romanzo.
Tutti i miei libri, quindi anche questo, sono basati su esperienze personali dirette, però con personaggi e situazioni inventati. Cesira – Ciociara non è mai esistita, Rosetta la figlia non è mai esistita: me le sono inventate.
Alberto Moravia
Dates
Description
๐ฆ๐ง๐๐๐๐ข๐ก๐ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฏ-๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฐ del Teatro AncheCinema
AncheCinema presenta
๐๐ ๐๐๐ข๐๐๐๐ฅ๐
di Alberto Moravia
con Caterina Costantini
• ๐จ๐ป๐ฎ ๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐บ๐บ๐ผ๐๐ฒ๐ป๐๐ฒ
• ๐ฅ๐ฒ๐๐ถ๐น๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฒ ๐ฎ๐บ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐บ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ
• ๐๐ป ๐๐ป ๐บ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ด๐น๐ถ๐ผ๐๐ผ ๐ฎ๐ฑ๐ฎ๐๐๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ
adattamento teatrale ANNIBALE RUCCELLO
regia ALDO REGGIANI
messa in scena da CATERINA COSTANTINI
con
LORENZA GUERRIERI, ARMANDO DE CECCON, VINCENZO BOCCIARELLI, VINCENZO PELLICANO, MARCO BLANCHI, FLAVIA DE STEFANO
produzione Planet Production s.r.l.u. e Teatro Al Massimo di Palermo
scene e costumi G.P.
musiche a cura e di Eugenio Tassitano
attrezzeria RANCATI ROMA
aiuto messa in scena Laura Mazzon
coordinatrice compagnia Manuela Barzagli
ufficio stampa Andrea Cavazzini
organizzazione Gabriele Pianese
domenica ๐ฎ๐ฒ ๐ก๐ข๐ฉ๐๐ ๐๐ฅ๐ 2023 | ore ๐ญ๐ต.๐ฏ๐ฌ
Teatro AncheCinema
Corso Italia 112 BARI
๐ฃ๐๐ฅ๐๐๐๐๐๐ a pagamento MetroPark Corso Italia 138 + GestiPark Battisti
๐๐๐๐๐๐๐ง๐ง๐ online ๐พ๐๐ถ: https://bit.ly/LACIOCIARA
al botteghino del teatro AncheCinema
e in tutti i punti vendita Vivaticket
๐๐ก๐๐ข ๐ฆ๐ ๐ฆ/๐ช๐ต๐ฎ๐๐๐๐ฝ๐ฝ 329 611 22 91
Il ๐๐ข๐ง๐ง๐๐๐๐๐ก๐ข del Teatro AncheCinema di Bari è aperto
dalle ore 10.00 alle ore 13.00
dalle ore 15.00 alle ore 18.00
dal lunedì al venerdì
e nei giorni di spettacolo
dalle ore 15.00 fino all'orario di spettacolo.
๐ก๐ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฐ๐ต๐ถ ๐ฎ๐ฐ๐พ๐๐ถ๐๐๐ฎ ๐ผ๐ป๐น๐ถ๐ป๐ฒ: non occorre convertire al botteghino la ricevuta di acquisto di VivaTicket che riporta la FILA e il POSTO assegnato. È sufficiente mostrare la ricevuta digitale o cartacea all'addetto all'ingresso della sala di spettacolo.
NOTE DELL'AUTORE
La Ciociara, un romanzo, un film: la madre, la figlia, lo stupro. Tutto questo è diventato memoria collettiva. Riproporre oggi la Ciociara in teatro per me significa ripercorrere la memoria di un incubo che al risveglio lascia l’amaro in bocca, un senso di solitudine. Dopo, quando l’acutezza delle sensazioni che si provano durante l’emergenza finisce e la piccola vita tutti i giorni frantuma l’esistenza in mille piccoli fastidi, chi ha come Cesira vissuto un ritorno alle origini solide e contadine della propria cultura, non potrà più adattarsi e sarà condannata alla solitudine.
Ecco allora affastellarsi nella mente i ricordi, le persone, gli episodi di un’odissea che culmina con l’episodio dello stupro della figlia Rosetta. Ma non c’è riscatto; mancano gli strumenti culturali per andare oltre il groppo in gola, oltre il fatalismo: “Tutta colpa della guerra”. Michele, il giovane intellettuale, può spendere inutilmente il suo fiato; piccolo Pasolini ciociaro, per farci comprendere la parabola di Lazzaro, gli risponderà l’italietta che canta “Stessa spiaggia stesso mare”.
Aldo Reggiani
LA CIOCIARA
La storia letteraria della Ciociara è abbastanza nota, ma posso ripeterla. Nel luglio del 1943, mentre tutti scappavano, rimasi a Roma per la curiosità di vedere come sarebbe andato a finire. Ma poi, ero nelle lista delle persone da arrestare, dovetti scappare anch’io, in settembre. Con mia moglie Elsa Morante andai in treno sino a Fondi: e li ci fermammo perché, come ci disse un ferroviere, le rotaie non continuavano, erano state bombardate. \ Valige in testa, arrivammo al paese, Fondi, deserto e sprangato. Dovemmo inoltrarci nella campagna per trovare ospitalità presso un contadino. Vi rimanemmo una quindicina di giorni, poi le retate dei tedeschi ci costrinsero a raggiungere le montagne sopra Fondi e c’era un solo uomo, un contadino; Davide, che non era partito per la guerra perché aveva un occhio storto: per il resto soltanto donne e bambini. Restai lassù sino al maggio, poi finii a Napoli e quindi tornai a Roma liberata. In quei nove mesi ne vidi di tutti i colori, come del resto ho raccontato nella Ciociara. Dopo un anno, scrissi la prima stesura del romanzo. Ma arrivato a pagina ottanta non riuscii ad andare avanti. Soltanto dopo tre o quattro anni ripresi a scrivere e finii il romanzo.
Tutti i miei libri, quindi anche questo, sono basati su esperienze personali dirette, però con personaggi e situazioni inventati. Cesira – Ciociara non è mai esistita, Rosetta la figlia non è mai esistita: me le sono inventate.
Alberto Moravia