Né Oriente né Occidente
Dialogo attorno al libro 'Né Oriente né Occidente. Vivere in un mondo nuovo' di Renata Pepicelli, Il Mulino, 2025.
Dialogano con l’autrice Sandro Mezzadra e Reda Zine.
«È il momento di scrivere la storia del mondo nuovo che abitiamo, che non è né Occidente né Oriente. Lo si potrebbe chiamare Occiriente, perché l'uno è dentro l'altro. Uno spazio in cui persone, religioni e lingue plurali convivono nello stesso luogo, e le culture si rifondano e ricuciono insieme». Dove finisce l'Oriente e inizia l'Occidente? Le vite delle figlie e dei figli delle migrazioni raccontano una storia di confini che si dissolvono. Al pari di Rafsana, nata e cresciuta a Roma da genitori bangladesi e oggi docente di lingue a Londra, milioni di giovani in Europa creano un presente in cui l'identità si costruisce dalla mescolanza e dalla pluralità. Europei per nazionalità, con origini e fedi diverse, sono protagonisti di una trasformazione che ridefinisce tutti e tutte noi, e invita la politica, la scuola, la cultura a trovare parole e pratiche nuove. Renata Pepicelli, con una prospettiva decoloniale e di genere, mette in discussione le categorie di Oriente e Occidente, ricostruisce i percorsi dell'Islam d'Europa e racconta la storia di un mondo nuovo.
Evento realizzato in collaborazione Libreria Sette Volpi, Il Mulino e Hamelin nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.
Renata Pepicelli insegna Islamologia e Storia del mondo arabo contemporaneo all'Università di Pisa. Dirige la collana Manifesta (Astarte), che raccoglie saggi su generi e decolonialità in Nord Africa, Asia Sud-Occidentale e nel Mediterraneo. Tra i suoi libri ricordiamo: Femminismo islamico.Corano, diritti, riforme (2010) e Il velo nell’Islam. Storia, politica, estetica (2012). Tra le curatele si segnalano Italia e Islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all’età contemporanea (con D. Mascitelli, 2023), e per il Mulino con Ivana Acocella Giovani musulmane in Italia. Percorsi biografici e pratiche quotidiane (2015) e Transnazionalismo, cittadinanza, pensiero islamico. Forme di attivismo dei giovani musulmani in Italia (2017).
Sandro Mezzadra vive a Bologna, dove insegna Teoria politica presso l’Alma Mater Studiorum. È ricercatore presso la Western Sydney University e scrive di globalizzazione, migrazione, capitalismo contemporaneo e critica postcoloniale. È anche uno dei fondatori di “EuroNomade”. Per Meltemi ha pubblicato Un mondo da guadagnare (2020) e The Rest and the West. Per la critica del multipolarismo scritto insieme a Brett Neilson (2025).
Reda Zine regista, musicista e educatore italo-marocchino. Ha realizzato due lungometraggi The Long road to the Hall of Fame (2015) e Questa è la mia storia, o la nostra? (2012). Lavora attualmente su un nuovo progetto di film documentario Leone a Bologna. RedNilo è l’ultimo progetto musicale realizzato assieme a Danilo Mineo (con la collaborazione di Davide Polato per la parte visiva) che fonde gnawa, hassani, tuareg e rock psichedelico. Da oltre 20 anni si occupa di musica e cultura Gnawa,tra Marocco e diaspora, tramite progetti di ricerca musicale come Café Mira, Fawda, Gnawa Rumi.
Dates
Description
Dialogo attorno al libro 'Né Oriente né Occidente. Vivere in un mondo nuovo' di Renata Pepicelli, Il Mulino, 2025.
Dialogano con l’autrice Sandro Mezzadra e Reda Zine.
«È il momento di scrivere la storia del mondo nuovo che abitiamo, che non è né Occidente né Oriente. Lo si potrebbe chiamare Occiriente, perché l'uno è dentro l'altro. Uno spazio in cui persone, religioni e lingue plurali convivono nello stesso luogo, e le culture si rifondano e ricuciono insieme». Dove finisce l'Oriente e inizia l'Occidente? Le vite delle figlie e dei figli delle migrazioni raccontano una storia di confini che si dissolvono. Al pari di Rafsana, nata e cresciuta a Roma da genitori bangladesi e oggi docente di lingue a Londra, milioni di giovani in Europa creano un presente in cui l'identità si costruisce dalla mescolanza e dalla pluralità. Europei per nazionalità, con origini e fedi diverse, sono protagonisti di una trasformazione che ridefinisce tutti e tutte noi, e invita la politica, la scuola, la cultura a trovare parole e pratiche nuove. Renata Pepicelli, con una prospettiva decoloniale e di genere, mette in discussione le categorie di Oriente e Occidente, ricostruisce i percorsi dell'Islam d'Europa e racconta la storia di un mondo nuovo.
Evento realizzato in collaborazione Libreria Sette Volpi, Il Mulino e Hamelin nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.
Renata Pepicelli insegna Islamologia e Storia del mondo arabo contemporaneo all'Università di Pisa. Dirige la collana Manifesta (Astarte), che raccoglie saggi su generi e decolonialità in Nord Africa, Asia Sud-Occidentale e nel Mediterraneo. Tra i suoi libri ricordiamo: Femminismo islamico.Corano, diritti, riforme (2010) e Il velo nell’Islam. Storia, politica, estetica (2012). Tra le curatele si segnalano Italia e Islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all’età contemporanea (con D. Mascitelli, 2023), e per il Mulino con Ivana Acocella Giovani musulmane in Italia. Percorsi biografici e pratiche quotidiane (2015) e Transnazionalismo, cittadinanza, pensiero islamico. Forme di attivismo dei giovani musulmani in Italia (2017).
Sandro Mezzadra vive a Bologna, dove insegna Teoria politica presso l’Alma Mater Studiorum. È ricercatore presso la Western Sydney University e scrive di globalizzazione, migrazione, capitalismo contemporaneo e critica postcoloniale. È anche uno dei fondatori di “EuroNomade”. Per Meltemi ha pubblicato Un mondo da guadagnare (2020) e The Rest and the West. Per la critica del multipolarismo scritto insieme a Brett Neilson (2025).
Reda Zine regista, musicista e educatore italo-marocchino. Ha realizzato due lungometraggi The Long road to the Hall of Fame (2015) e Questa è la mia storia, o la nostra? (2012). Lavora attualmente su un nuovo progetto di film documentario Leone a Bologna. RedNilo è l’ultimo progetto musicale realizzato assieme a Danilo Mineo (con la collaborazione di Davide Polato per la parte visiva) che fonde gnawa, hassani, tuareg e rock psichedelico. Da oltre 20 anni si occupa di musica e cultura Gnawa,tra Marocco e diaspora, tramite progetti di ricerca musicale come Café Mira, Fawda, Gnawa Rumi.