Necroscopia - Morgue Ensemble - Dødskampen

Domenica 16 Aprile
Dalle ore 19:00
:Morgue Ensemble: (Simone Salvatori) | Dødskampen (Nicola Vinciguerra) al Freakout Club
Aftershow Atmosphere selecta
Ingresso 10€ riservato soci AICS
#########
Freakout club e Atmosphere Bologna presentano mostra fotografica e live set di:
Morgue Ensemble
https://www.facebook.com/profile.php
Dødskampen
https://deathbedtapes.bandcamp.com/...om/album/untitled-12
https://turgidanimalrecordsitaliandivision.bandcamp.com/.../album/necropolis-84
“Il corpo è un carniere di segni, il segno è un corpo disincarnato.”
J. Baudrillard
Nucleo stesso dell’esistenza, e non sua negazione, la morte si rivela la conditio sine qua
non del vivere: “Vivere non è mai nient’altro che vivere la propria morte”, scrive R.M. Rilke.
Eppure, oggi più che mai, non riusciamo ad accettare la nostra predisposizione organica
alla fine. Continuiamo a negarla, a respingerla, ad allontanarla grazie alla medicina e alla
scienza. E riusciamo, al massimo, a prendere in considerazione la “morte dell’altro”, mai la
nostra, incapaci, ovviamente, di viverla: sono sempre gli altri a morire, non noi. Senza
alcuna morbosità, con pacata e fredda consapevolezza, il progetto “Morgue Ensemble”
prende il più grande tabù dell’essere umano e lo fa a pezzi. Nelle immagini, la morte si fa
carne, viene sezionata, sviscerata, resa pubblica senza remore o timori. L’intento è il
“disvelamento della verità” in un mondo che, sempre più legato alle apparenze, ha reso la
morte pornografica, ha censurato la decadenza, la vecchiaia, la fragilità. “Né il
sole né la morte si possono guardare fisso”, eppure qui, anche se non vorremmo, siamo
costretti a osservare. Ecchimosi, solchi, cicatrici, peli, escrementi, piaghe, grasso, sporco,
putrefazione, abbandono, squallore, solitudine. Con la morte, il “corpo” viene strappato al
mondo e diventa “cadavere”: completamente alienato, non ha più nulla di psichico, non è
più in relazione, non è più in vita. Questo viaggio fotografico, pieno di realismo, sembra
cogliere l’essere umano per quello che è: solo pensiero, solo carne.
Dates
Description
Domenica 16 Aprile
Dalle ore 19:00
:Morgue Ensemble: (Simone Salvatori) | Dødskampen (Nicola Vinciguerra) al Freakout Club
Aftershow Atmosphere selecta
Ingresso 10€ riservato soci AICS
#########
Freakout club e Atmosphere Bologna presentano mostra fotografica e live set di:
Morgue Ensemble
https://www.facebook.com/profile.php
Dødskampen
https://deathbedtapes.bandcamp.com/...om/album/untitled-12
https://turgidanimalrecordsitaliandivision.bandcamp.com/.../album/necropolis-84
“Il corpo è un carniere di segni, il segno è un corpo disincarnato.”
J. Baudrillard
Nucleo stesso dell’esistenza, e non sua negazione, la morte si rivela la conditio sine qua
non del vivere: “Vivere non è mai nient’altro che vivere la propria morte”, scrive R.M. Rilke.
Eppure, oggi più che mai, non riusciamo ad accettare la nostra predisposizione organica
alla fine. Continuiamo a negarla, a respingerla, ad allontanarla grazie alla medicina e alla
scienza. E riusciamo, al massimo, a prendere in considerazione la “morte dell’altro”, mai la
nostra, incapaci, ovviamente, di viverla: sono sempre gli altri a morire, non noi. Senza
alcuna morbosità, con pacata e fredda consapevolezza, il progetto “Morgue Ensemble”
prende il più grande tabù dell’essere umano e lo fa a pezzi. Nelle immagini, la morte si fa
carne, viene sezionata, sviscerata, resa pubblica senza remore o timori. L’intento è il
“disvelamento della verità” in un mondo che, sempre più legato alle apparenze, ha reso la
morte pornografica, ha censurato la decadenza, la vecchiaia, la fragilità. “Né il
sole né la morte si possono guardare fisso”, eppure qui, anche se non vorremmo, siamo
costretti a osservare. Ecchimosi, solchi, cicatrici, peli, escrementi, piaghe, grasso, sporco,
putrefazione, abbandono, squallore, solitudine. Con la morte, il “corpo” viene strappato al
mondo e diventa “cadavere”: completamente alienato, non ha più nulla di psichico, non è
più in relazione, non è più in vita. Questo viaggio fotografico, pieno di realismo, sembra
cogliere l’essere umano per quello che è: solo pensiero, solo carne.