Otello

Scalinata San Bernardino, L’Aquila
domenica 13 luglio, ore 21.30
Teatro Stabile d’Abruzzo presenta
una coproduzione TSA, Marche Teatro
Stefano Francioni Produzioni, Virginy L’isola trovata
in collaborazione con Teatro Maria Caniglia
OTELLO
di William Shakespeare
drammaturgia Dacia Maraini
adattamento scenico Antonio Prisco
musiche Patrizio Maria D’Artista
regia Giorgio Pasotti
con Giacomo Giorgio
e Giorgio Pasotti nel ruolo di Iago
La drammaturgia di Dacia Maraini muove attraverso il filo conduttore di una violenza che cresce senza motivo alcuno, l’illusione del possesso, il delitto e il suicidio per stupidità. Lui, Otello, incapace di gestire le emozioni, capitano coraggioso e leale, ma marito insicuro e geloso, forse lei era troppo, troppo bella e troppo ingenua, troppo sicura del suo amore e dell’amore di lui. Lui la uccide e poi mette fine alla sua stessa vita, per gelosia e per possesso, come i lui di oggi e come i lui di domani se non si educano le nuove generazioni. Ed è qui l’urgenza dello spettacolo, Giorgio Pasotti si interroga sulla forza di un grande classico come il testo shakespeariano di parlare alle giovani coscienze, di insegnare attraverso la morale, dimostrare senza mediazioni tecnologiche il dolore e lo sgomento per le vite non rispettate. “Dopo cinque secoli quest’opera ci mette ancora di fronte a una realtà malata e incattivita, dice Pasotti, l’Otello è tragicamente attuale.”
Dates
Description
Scalinata San Bernardino, L’Aquila
domenica 13 luglio, ore 21.30
Teatro Stabile d’Abruzzo presenta
una coproduzione TSA, Marche Teatro
Stefano Francioni Produzioni, Virginy L’isola trovata
in collaborazione con Teatro Maria Caniglia
OTELLO
di William Shakespeare
drammaturgia Dacia Maraini
adattamento scenico Antonio Prisco
musiche Patrizio Maria D’Artista
regia Giorgio Pasotti
con Giacomo Giorgio
e Giorgio Pasotti nel ruolo di Iago
La drammaturgia di Dacia Maraini muove attraverso il filo conduttore di una violenza che cresce senza motivo alcuno, l’illusione del possesso, il delitto e il suicidio per stupidità. Lui, Otello, incapace di gestire le emozioni, capitano coraggioso e leale, ma marito insicuro e geloso, forse lei era troppo, troppo bella e troppo ingenua, troppo sicura del suo amore e dell’amore di lui. Lui la uccide e poi mette fine alla sua stessa vita, per gelosia e per possesso, come i lui di oggi e come i lui di domani se non si educano le nuove generazioni. Ed è qui l’urgenza dello spettacolo, Giorgio Pasotti si interroga sulla forza di un grande classico come il testo shakespeariano di parlare alle giovani coscienze, di insegnare attraverso la morale, dimostrare senza mediazioni tecnologiche il dolore e lo sgomento per le vite non rispettate. “Dopo cinque secoli quest’opera ci mette ancora di fronte a una realtà malata e incattivita, dice Pasotti, l’Otello è tragicamente attuale.”