Piccola Orchestra Mdm
INGRESSO GRATUITO
La Piccola Orchestra MDM nasce e cresce a Venezia come trio, giungendo inesorabilmente a consolidare l’attuale formazione a otto elementi.
Uscita dai bacari e dalle osterie veneziane, arriva a calcare numerosi palchi sparsi tra il Veneto, il Friuli, il Trentino e l’Emilia condividendoli con artisti di caratura regionale (Batisto Coco) e nazionale (Modena City Ramblers, España Circo Este, L'Officina della Camomilla)
Tra l’estate del 2016 e il febbraio 2023 pubblica tre album in studio (Venezia accanto; Luciano, Veronica e tutti gli altri; Concjerto Grosso per Piccola Orchestra) e sta attualmente lavorando al quarto.
Bevitrice sul palco e suonatrice in cantina, la Piccola Orchestra MDM propone, sempre con un fondo di ironia, un cantautorato in viaggio tra la vecchia scuola italiana e le tradizioni mediterranee.
Definisce il proprio genere come "musica da sagra": le emozioni del tagadà con gli strumenti del liscio.
Sonorità a volte intime e riflessive, a volte scanzonate e noncuranti del buoncostume, accompagnano testi da cui emergono l’inevitabile malinconia della domenica sera, la bellezza di un tramonto su Porto Marghera e tutte le vite degli altri "che tu non vivrai"
Dates
Description
INGRESSO GRATUITO
La Piccola Orchestra MDM nasce e cresce a Venezia come trio, giungendo inesorabilmente a consolidare l’attuale formazione a otto elementi.
Uscita dai bacari e dalle osterie veneziane, arriva a calcare numerosi palchi sparsi tra il Veneto, il Friuli, il Trentino e l’Emilia condividendoli con artisti di caratura regionale (Batisto Coco) e nazionale (Modena City Ramblers, España Circo Este, L'Officina della Camomilla)
Tra l’estate del 2016 e il febbraio 2023 pubblica tre album in studio (Venezia accanto; Luciano, Veronica e tutti gli altri; Concjerto Grosso per Piccola Orchestra) e sta attualmente lavorando al quarto.
Bevitrice sul palco e suonatrice in cantina, la Piccola Orchestra MDM propone, sempre con un fondo di ironia, un cantautorato in viaggio tra la vecchia scuola italiana e le tradizioni mediterranee.
Definisce il proprio genere come "musica da sagra": le emozioni del tagadà con gli strumenti del liscio.
Sonorità a volte intime e riflessive, a volte scanzonate e noncuranti del buoncostume, accompagnano testi da cui emergono l’inevitabile malinconia della domenica sera, la bellezza di un tramonto su Porto Marghera e tutte le vite degli altri "che tu non vivrai"