Pollini in Jazz - Pollini Fusion Ensemble e Jazz 70+

A Padova d’estate i Giardini dell’Arena si colorano di jazz grazie all’esclusivo festival nato dalla collaborazione fra il Conservatorio “Cesare Pollini” e le associazioni culturali Fusmart e Mame. Dopo il successo della scorsa edizione, che fra gli altri aveva visto la presenza del leggendario Scott Hamilton, il cartellone 2022 di “Pollini in Jazz”, diretto dal prof. Michele Polga, docente di Saxofono e coordinatore del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali dell’Istituto, propone quattro serate con temi, sonorità e repertori differenti in grado di tracciare un ritratto dei principali volti del genere musicale. Da venerdì 1 a lunedì 4 luglio, alle 19.45 e alle 21.30, ogni giorno sul palco un concerto a cura degli studenti e un altro con formazioni composte da nomi del panorama nazionale e docenti del Conservatorio. In tutto 8 gruppi e 35 jazzisti. Prima data dunque il 1 luglio, alle 19.45 si esibirà il Pollini Fusion Ensemble degli studenti Folake Oladun, voce, Leonardo La Valle, piano, Dario Ciraulo, chitarra, Carlo Nocera, keyboards, Federico Lincetto, basso, Daniel Baiocchi e Tommaso Loteni, batteria. L’ensemble eseguirà composizioni dei grandi protagonisti dell’evoluzione musicale nata negli anni 1970, da Wayne Shorter e Joe Zawinul, sia come leader singoli che come nucleo stabile dei Weather Report, agli Yellowjackets, e si caratterizza timbricamente per la presenza di pianoforte e tastiere, doppio set di batteria, chitarra e una cantante, anche in veste di percussionista. Alle 21.30 seguirà il programma “Jazz 70+”, con Michele Tino, sax, Francesco Fiorenzani, chitarra, Andrea Lombardini, basso elettrico, Davide Ragazzoni, batteria. Gli anni 1970 rappresentano una svolta importante per tutta la musica afroamericana: molti artisti attivi in generi come il soul, il rhythm and blues, il rock e il funk avevano ormai ottenuto un successo mainstream e i musicisti jazz, attenti alla musica del momento, hanno inglobato questi suoni e ritmi nella loro musica. L’organico di questo appuntamento vede strumenti tradizionalmente acustici, come batteria e sassofoni, affiancati da chitarra e basso elettrici, insieme presentano musiche di grandi autori della storia del jazz come Miles Davis, Herbie Hancock, Joe Henderson, Wayne Shorter, Tony Williams e altri, selezionate dai relativi repertori dei decenni 1970 e 1980. Fiorenzani e Tino, entrambi di Firenze, fanno parte della scena jazzistica emergente ma vantano già una discografia a loro nome con la Auand (etichetta che dà spazio a un filone musicale jazz piuttosto rivolto alla contemporaneità). Lombardini è un bassista elettrico con una carriera “aperta” (molto interessante il progetto “The Framers” con Phil Mer), Ragazzoni ha mosso i primi passi nel jazz con i seminari di Giorgio Gaslini al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, dopodiché ha avuto molte collaborazioni anche in ambito pop (Angelo Branduardi, Enzo Jannacci, Patty Pravo).
I concerti sono ad accesso gratuito (con offerta libera). Le sedute sono ad esaurimento posti. Ingresso da via Porciglia. Sarà presente un servizio food and beverage. In caso di pioggia i concerti si terranno all'Auditorium Pollini.
Dates
Description
A Padova d’estate i Giardini dell’Arena si colorano di jazz grazie all’esclusivo festival nato dalla collaborazione fra il Conservatorio “Cesare Pollini” e le associazioni culturali Fusmart e Mame. Dopo il successo della scorsa edizione, che fra gli altri aveva visto la presenza del leggendario Scott Hamilton, il cartellone 2022 di “Pollini in Jazz”, diretto dal prof. Michele Polga, docente di Saxofono e coordinatore del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali dell’Istituto, propone quattro serate con temi, sonorità e repertori differenti in grado di tracciare un ritratto dei principali volti del genere musicale. Da venerdì 1 a lunedì 4 luglio, alle 19.45 e alle 21.30, ogni giorno sul palco un concerto a cura degli studenti e un altro con formazioni composte da nomi del panorama nazionale e docenti del Conservatorio. In tutto 8 gruppi e 35 jazzisti. Prima data dunque il 1 luglio, alle 19.45 si esibirà il Pollini Fusion Ensemble degli studenti Folake Oladun, voce, Leonardo La Valle, piano, Dario Ciraulo, chitarra, Carlo Nocera, keyboards, Federico Lincetto, basso, Daniel Baiocchi e Tommaso Loteni, batteria. L’ensemble eseguirà composizioni dei grandi protagonisti dell’evoluzione musicale nata negli anni 1970, da Wayne Shorter e Joe Zawinul, sia come leader singoli che come nucleo stabile dei Weather Report, agli Yellowjackets, e si caratterizza timbricamente per la presenza di pianoforte e tastiere, doppio set di batteria, chitarra e una cantante, anche in veste di percussionista. Alle 21.30 seguirà il programma “Jazz 70+”, con Michele Tino, sax, Francesco Fiorenzani, chitarra, Andrea Lombardini, basso elettrico, Davide Ragazzoni, batteria. Gli anni 1970 rappresentano una svolta importante per tutta la musica afroamericana: molti artisti attivi in generi come il soul, il rhythm and blues, il rock e il funk avevano ormai ottenuto un successo mainstream e i musicisti jazz, attenti alla musica del momento, hanno inglobato questi suoni e ritmi nella loro musica. L’organico di questo appuntamento vede strumenti tradizionalmente acustici, come batteria e sassofoni, affiancati da chitarra e basso elettrici, insieme presentano musiche di grandi autori della storia del jazz come Miles Davis, Herbie Hancock, Joe Henderson, Wayne Shorter, Tony Williams e altri, selezionate dai relativi repertori dei decenni 1970 e 1980. Fiorenzani e Tino, entrambi di Firenze, fanno parte della scena jazzistica emergente ma vantano già una discografia a loro nome con la Auand (etichetta che dà spazio a un filone musicale jazz piuttosto rivolto alla contemporaneità). Lombardini è un bassista elettrico con una carriera “aperta” (molto interessante il progetto “The Framers” con Phil Mer), Ragazzoni ha mosso i primi passi nel jazz con i seminari di Giorgio Gaslini al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, dopodiché ha avuto molte collaborazioni anche in ambito pop (Angelo Branduardi, Enzo Jannacci, Patty Pravo).
I concerti sono ad accesso gratuito (con offerta libera). Le sedute sono ad esaurimento posti. Ingresso da via Porciglia. Sarà presente un servizio food and beverage. In caso di pioggia i concerti si terranno all'Auditorium Pollini.