Presentazione del libro "Assalto alle Alpi"

GIOVEDI' 23 NOVEMBRE ore 21.00
Caracol Olol Jackson (Viale Crispi 46 a Vicenza)
Presentazione del libro "ASSALTO ALLE ALPI" con:
MARCO ALBINO FERRARI, autore del libro "Assalto alle alpi", scrittore, sceneggiatore, giornalista, fondatore della rivista "Meridiani MOntagne" curatore della collana "Stelle Alpine" per Hoepli.
PIETRO LACASELLA, curatore del blog "Alto-Rilievo / voci di montagna"
Continuano gli appuntamenti di RESET di approfondimento. Dopo il dibattito sull'impatto socio-economico-ambientale delle Olimpiadi imvernali di fine settembre, vogliamo allargare lo sguardo sulle prospettive future delle terre alte. Come immaginare il loro futuro prossimo? Da qualche decennio a questa parte la montagna è in continua evoluzione. Con il boom economico, i giovani alpigiani avevano creduto in una vita migliore in pianura, in fabbrica. Scendere aveva significato ripudiare l’antica «società della fatica» andando incontro al posto garantito. Cosí sulle Alpi, con la progressiva assenza umana, ha trionfato un inesorabile processo di rinaturalizzazione. Intere vallate, interi villaggi sono stati abbandonati. Si registra il raddoppio di superficie boscata dal dopoguerra, sono ritornati i grandi carnivori e, in massa, gli animali selvatici. E oggi? Il pericolo reale è che tutto rimanga come adesso, che si continui a immaginare lo stesso sviluppo turistico con nuovi impianti di sci, dimentichi del riscaldamento climatico. Che si continui a cementificare, costruire impianti di risalita, progettare grandi opere inutili e grandi eventi consumatori di suolo.
Dates
Description
GIOVEDI' 23 NOVEMBRE ore 21.00
Caracol Olol Jackson (Viale Crispi 46 a Vicenza)
Presentazione del libro "ASSALTO ALLE ALPI" con:
MARCO ALBINO FERRARI, autore del libro "Assalto alle alpi", scrittore, sceneggiatore, giornalista, fondatore della rivista "Meridiani MOntagne" curatore della collana "Stelle Alpine" per Hoepli.
PIETRO LACASELLA, curatore del blog "Alto-Rilievo / voci di montagna"
Continuano gli appuntamenti di RESET di approfondimento. Dopo il dibattito sull'impatto socio-economico-ambientale delle Olimpiadi imvernali di fine settembre, vogliamo allargare lo sguardo sulle prospettive future delle terre alte. Come immaginare il loro futuro prossimo? Da qualche decennio a questa parte la montagna è in continua evoluzione. Con il boom economico, i giovani alpigiani avevano creduto in una vita migliore in pianura, in fabbrica. Scendere aveva significato ripudiare l’antica «società della fatica» andando incontro al posto garantito. Cosí sulle Alpi, con la progressiva assenza umana, ha trionfato un inesorabile processo di rinaturalizzazione. Intere vallate, interi villaggi sono stati abbandonati. Si registra il raddoppio di superficie boscata dal dopoguerra, sono ritornati i grandi carnivori e, in massa, gli animali selvatici. E oggi? Il pericolo reale è che tutto rimanga come adesso, che si continui a immaginare lo stesso sviluppo turistico con nuovi impianti di sci, dimentichi del riscaldamento climatico. Che si continui a cementificare, costruire impianti di risalita, progettare grandi opere inutili e grandi eventi consumatori di suolo.