Roberto Latini - Pagliacci All'uscita

Venerdì 19 e sabato 20 aprile ore 21.00
Compagnia Lombardi Tiezzi, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello presentano
ROBERTO LATINI
PAGLIACCI ALL’USCITA
da Leoncavallo e Pirandello
di Roberto Latini
e con Elena Bucci, Ilaria Drago, Savino Paparella, Marcello Sambati
musiche e suono Gianluca Misiti
Pagliacci, dal libretto dell’opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e All’uscita, l’atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”, andato in scena a Roma
per la prima volta, nel 1922.
Sono due testi molto diversi per stile e contenuto, ma capaci di una comune sensazione che li rende profondamente accostabili: il primo è immerso nel Verismo di fine ‘800, nella trama spietata del delitto d’onore e d’amore, il secondo è una parabola metafisica, quasi filosofica.
Sembrano, per struttura e doti, collocabili da una parte all’altra di un ponte ideale, fondamentale per la letteratura teatrale, che a cavallo dei due secoli, riesce a trasformare i percorsi sintattici in prospettive drammaturgiche; uno accanto all’altro, creano un terzo materiale, indipendente, per evocazione e compromissione: il sipario metateatreale che Pirandello aprirà sul nuovo secolo viene scucito da Leoncavallo nel suo Pagliacci.
Insieme, sono una dichiarazione d’indipendenza tra il Verismo e il teatro borghese.
Posto unico numerato € 20,00
(esclusi diritti di prevendita)
Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone
Acquisto on line su http://www.teatropuccini.it/
Date
Descrizione
Venerdì 19 e sabato 20 aprile ore 21.00
Compagnia Lombardi Tiezzi, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello presentano
ROBERTO LATINI
PAGLIACCI ALL’USCITA
da Leoncavallo e Pirandello
di Roberto Latini
e con Elena Bucci, Ilaria Drago, Savino Paparella, Marcello Sambati
musiche e suono Gianluca Misiti
Pagliacci, dal libretto dell’opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e All’uscita, l’atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”, andato in scena a Roma
per la prima volta, nel 1922.
Sono due testi molto diversi per stile e contenuto, ma capaci di una comune sensazione che li rende profondamente accostabili: il primo è immerso nel Verismo di fine ‘800, nella trama spietata del delitto d’onore e d’amore, il secondo è una parabola metafisica, quasi filosofica.
Sembrano, per struttura e doti, collocabili da una parte all’altra di un ponte ideale, fondamentale per la letteratura teatrale, che a cavallo dei due secoli, riesce a trasformare i percorsi sintattici in prospettive drammaturgiche; uno accanto all’altro, creano un terzo materiale, indipendente, per evocazione e compromissione: il sipario metateatreale che Pirandello aprirà sul nuovo secolo viene scucito da Leoncavallo nel suo Pagliacci.
Insieme, sono una dichiarazione d’indipendenza tra il Verismo e il teatro borghese.
Posto unico numerato € 20,00
(esclusi diritti di prevendita)
Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone
Acquisto on line su http://www.teatropuccini.it/