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Strada Maestra - Nardinocchi\matcovich - Altrescene

Theater
Strada Maestra - Nardinocchi\matcovich - Altrescene

Dates

Friday Nov 29, 2024 09:00 pm

Description

๐Ÿ“… 29 Novembre ore 21

"๐’๐ญ๐ซ๐š๐๐š ๐Œ๐š๐ž๐ฌ๐ญ๐ซ๐š"

regia e interpreti: Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
scena: Bruno Soriato e Giuseppe Frisino
sound design: Dario Costa
illustrazione: Virginia Taroni
produzione Florian Metateatro
organizzazione: Silvia Zicaro

con il supporto di Sementerie Artistiche, Ass. Ippocampo, Ferrara OFF, Laagam-ORA | IntercettAzioni Centro di Residenza della Lombardia, Teatri di Vita, Elsinor / Teatro Cantiere Florida, TRAC – Centro di Residenza Pugliese, Theatron 2.0

progetto vincitore Bando CURA 2023, Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione
Cariplo, Bando Verdecoprente 2022, Bando OFFline 2023.

๐Ÿ“Œ Ticket:
•โ  https://link.dice.fm/Z57b1db37040
•โ  โ € 18 intero
•โ  โ € 14 ridotto studenti al botteghino
โ˜Ž๏ธ Info: 095 8168912 da lunedì a venerdì (dalle 10.00 alle 13.00)

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Esiste un patto tra noi e la natura?
È ancora un nostro interlocutore?
Riusciamo ad osservarla?
La natura ha memoria?
Noi siamo città o natura?

A queste domande non avevamo una risposta. Per questo, con ๐‘†๐‘ก๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘‘๐‘Ž ๐‘€๐‘Ž๐‘’๐‘ ๐‘ก๐‘Ÿ๐‘Ž , abbiamo intrapreso un viaggio - fisico e teatrale - durato un anno, che ha avuto l’obiettivo di ridefinire il nostro rapporto con la natura. Un desiderio che abbiamo sentito entrambi, ma che nasceva da esigenze opposte: Niccolò voleva ritrovare il rapporto viscerale che aveva instaurato con la natura da bambino; Laura sentiva invece un profondo senso di paura e voleva capirne le origini, per poi provare a dominarla, riuscire a fidarsi.

Ciò che ci ha accomunati è stata la voglia di uscire dalla città in cui viviamo per esplorare nuovi territori e incontrare
molteplici umanità. Abbiamo attraversato diverse regioni: Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Lombardia, Piemonte e
Toscana; in ogni territorio abbiamo incontrato e intervistato persone che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura:
contadini, allevatori, produttori di vino, apicoltori, pescatori, enti parco, guide escursionistiche...

Alla fine di ogni giorno di residenza abbiamo scritto un diario, uno ciascuno, seguendo due importanti regole: doveva
essere segreto all’altro e una volta scritta una determinata pagina non si poteva più rileggere e modificare.
I diari sono diventati il cuore del progetto: la lettura cronologica ripercorre il viaggio e scandisce la struttura dello
spettacolo; Strada Maestra quindi intreccia le parole raccolte dalle persone incontrate con le nostre esperienze
autobiografiche, in una costante alternanza tra l’individuale e il collettivo, l’oggettivo e il soggettivo.
Lo spettacolo si apre con un breve tragitto a piedi da percorrere insieme agli spettatori: prima dell’inizio “canonico” infatti - partendo dal luogo dove avviene la rappresentazione e tornando ad esso con una struttura ad anello - è prevista
una camminata di circa 15-20 minuti. Non è una camminata performativa, bensì di osservazione oggettiva del territorio che si attraversa. L’osservazione oggettiva si basa su tre regole: assenza dell’io; sospensione del giudizio; presenza
di almeno un testimone che vada a confermare che ciò che si osserva sia reale e non immaginario.
L’osservazione apre lo spettacolo: viene riportata davanti a tutto il pubblico, in un’improvvisazione alternata e complementare. Gli spettatori partecipano alla camminata, così che anche loro possano provare ad osservare il territorio
che li circonda, per poi dare un contributo all’ osservazione di Laura e Niccolò una volta raggiunto il luogo dello spettacolo.
Questa permette di creare una collettività che insieme, senza telefono e senza parlare, si relaziona con ciò che la circonda, osservando e relazionandosi davvero con ciò che la frenesia della quotidianità impedisce di notare.

Strada Maestra è uno spettacolo tout public, pensato sia per
luoghi all’aperto che al chiuso, urbani e non, perché ci
interessa la possibilità di contrapporre la natura
incontaminata all’intervento dell’uomo.

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