...ti racconto e ti canto Riccardo Marasco
Il 18 dicembre 2015 ci lasciava Riccardo Marasco.
Quando muore un cantastorie, quando muore il più grande dei cantastorie toscani che ne è delle sue storie? Gli restituiscono il favore: da ora in poi saranno loro a raccontarlo.
A dieci anni dalla sua scomparsa, lo spettacolo vuole essere un omaggio alla grande figura di Riccardo Marasco, “Menestrello di Firenze”, cantante, autore, ricercatore, cultore e storico della canzone popolare toscana e non solo. Silvio Trotta, compagno artistico per vent’anni di Riccardo Marasco, e Lisetta Luchini, una delle interpreti più autorevoli del canto popolare della sua terra, sono gli ideatori di questo progetto che dà vita ad uno spettacolo divertente e frizzante e, soprattutto, fedele al grande livello artistico e culturale che ha caratterizzato tutta la sua carriera. Lo spettacolo intreccia brani provenienti dai vari repertori di cui Marasco si è interessato; dai canti carnascialeschi o erotico-sentimentali a quelli religiosi, da quelli anarchici a quelli di protesta sociale, a quelli sacri o spirituali. Il concerto vuole essere una testimonianza di queste sue ricerche e quindi sono presenti i canti tradizionali, i canti dedicati alla sua Firenze, i brani di altri autori toscani come Spadaro, Vitali e Malfatti nonché le sue divertentissime interpretazioni piene di simpatia e sarcasmo toscano.
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Il 18 dicembre 2015 ci lasciava Riccardo Marasco.
Quando muore un cantastorie, quando muore il più grande dei cantastorie toscani che ne è delle sue storie? Gli restituiscono il favore: da ora in poi saranno loro a raccontarlo.
A dieci anni dalla sua scomparsa, lo spettacolo vuole essere un omaggio alla grande figura di Riccardo Marasco, “Menestrello di Firenze”, cantante, autore, ricercatore, cultore e storico della canzone popolare toscana e non solo. Silvio Trotta, compagno artistico per vent’anni di Riccardo Marasco, e Lisetta Luchini, una delle interpreti più autorevoli del canto popolare della sua terra, sono gli ideatori di questo progetto che dà vita ad uno spettacolo divertente e frizzante e, soprattutto, fedele al grande livello artistico e culturale che ha caratterizzato tutta la sua carriera. Lo spettacolo intreccia brani provenienti dai vari repertori di cui Marasco si è interessato; dai canti carnascialeschi o erotico-sentimentali a quelli religiosi, da quelli anarchici a quelli di protesta sociale, a quelli sacri o spirituali. Il concerto vuole essere una testimonianza di queste sue ricerche e quindi sono presenti i canti tradizionali, i canti dedicati alla sua Firenze, i brani di altri autori toscani come Spadaro, Vitali e Malfatti nonché le sue divertentissime interpretazioni piene di simpatia e sarcasmo toscano.