Trevor Paglen - Machine Vision

TALK
TREVOR PAGLEN
MACHINE VISION
IN DIALOGO CON URS STAHEL
Dopo essere stato uno degli artisti di rilievo della mostra Industria, oggi nel 2015 e relatore del talk "Geografia delle comunicazioni e della sorveglianza", Trevor Paglen torna al MAST per illustrare e approfondire i meccanismi nascosti nelle tecnologie che precedono lo sviluppo della Intelligenza Artificiale e della Computer Vision e racconterà episodi ignoti della ricerca sull'IA.
Da un esperto di intelligenza artificiale arruolato dalla CIA per il riconoscimento facciale durante la Guerra Fredda agli strazianti esperimenti sui gattini che hanno dato origine a una particolare teoria della visione, fino alla controversa iniziativa universitaria per la classificazione di tutti gli oggetti – che poi inavvertitamente si è trasformata in un incubo: le storie riportate da Paglen illustrano gli impatti multiformi del progresso.
Attraverso questo viaggio, verranno poste una serie di domande fondamentali: in un'epoca dominata dall’intelligenza artificiale, cosa caratterizza un'immagine? Come viene interpretata da noi e dalle nostre controparti tecnologiche? E soprattutto, in che modo questi cambiamenti influenzano il tessuto della cultura, della politica e della vita quotidiana?
Trevor Paglen è un artista il cui lavoro spazia dalla creazione di immagini alla scultura, dal giornalismo investigativo alla scrittura, dall'ingegneria a numerose altre discipline. Ha esposto allo Smithsonian Museum of American Art di Washington D.C., al Barbican Centre di Londra, al Palazzo della Secessione di Vienna e alla Fondazione Prada di Milano e ha partecipato a mostre collettive al MET, alla Tate Modern e in numerose altre sedi. Paglen ha lanciato un'opera d'arte in orbita intorno alla Terra in collaborazione con Creative Time e il MIT, ha contribuito alla ricerca e alla fotografia del film premio Oscar Citizenfour e ha creato una scultura pubblica radioattiva per la zona di esclusione di Fukushima, in Giappone. Nel 2016 ha vinto il Deutsche Börse Photography Prize.
INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE
Dates
Description
TALK
TREVOR PAGLEN
MACHINE VISION
IN DIALOGO CON URS STAHEL
Dopo essere stato uno degli artisti di rilievo della mostra Industria, oggi nel 2015 e relatore del talk "Geografia delle comunicazioni e della sorveglianza", Trevor Paglen torna al MAST per illustrare e approfondire i meccanismi nascosti nelle tecnologie che precedono lo sviluppo della Intelligenza Artificiale e della Computer Vision e racconterà episodi ignoti della ricerca sull'IA.
Da un esperto di intelligenza artificiale arruolato dalla CIA per il riconoscimento facciale durante la Guerra Fredda agli strazianti esperimenti sui gattini che hanno dato origine a una particolare teoria della visione, fino alla controversa iniziativa universitaria per la classificazione di tutti gli oggetti – che poi inavvertitamente si è trasformata in un incubo: le storie riportate da Paglen illustrano gli impatti multiformi del progresso.
Attraverso questo viaggio, verranno poste una serie di domande fondamentali: in un'epoca dominata dall’intelligenza artificiale, cosa caratterizza un'immagine? Come viene interpretata da noi e dalle nostre controparti tecnologiche? E soprattutto, in che modo questi cambiamenti influenzano il tessuto della cultura, della politica e della vita quotidiana?
Trevor Paglen è un artista il cui lavoro spazia dalla creazione di immagini alla scultura, dal giornalismo investigativo alla scrittura, dall'ingegneria a numerose altre discipline. Ha esposto allo Smithsonian Museum of American Art di Washington D.C., al Barbican Centre di Londra, al Palazzo della Secessione di Vienna e alla Fondazione Prada di Milano e ha partecipato a mostre collettive al MET, alla Tate Modern e in numerose altre sedi. Paglen ha lanciato un'opera d'arte in orbita intorno alla Terra in collaborazione con Creative Time e il MIT, ha contribuito alla ricerca e alla fotografia del film premio Oscar Citizenfour e ha creato una scultura pubblica radioattiva per la zona di esclusione di Fukushima, in Giappone. Nel 2016 ha vinto il Deutsche Börse Photography Prize.
INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE