Una battaglia dopo l'altra - anche in v.o.s.
mar 11 nov (15.00 - 18.00 ita) (21.00 vos)
mer 12 nov (17.30 ita)
Una battaglia dopo l'altra
(One battle after another)
di Paul Thomas Anderson
con Leonardo DiCaprio, Sean Penn, Benicio Del Toro, Regina Hall, Chase Infiniti
USA 2025, 161' - anche in inglese con sottotitoli in italiano
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/...t.it/nuovofilmstudio
Il rivoluzionario in declino Bob vive in uno stato di paranoia confusa, sopravvivendo ai margini della società insieme alla sua vivace e indipendente figlia Willa. Quando, dopo sedici anni, il suo acerrimo nemico riappare e Willa scompare, l’ex militante radicale si lancia in una disperata ricerca. Padre e figlia dovranno affrontare insieme le conseguenze del suo passato.
Al decimo lungometraggio, il 55enne regista americano Paul Thomas Anderson ritrova lo scrittore Thomas Pynchon di cui adatta liberamente (dopo "Inherent Vice" - "Vizio di forma") "Vineland". Alla fine degli anni ’90, Anderson e Leonardo DiCaprio furono molto vicini a lavorare insieme al secondo film del regista, "Boogie Nights". Ma Anderson finì per scegliere Mark Wahlberg. L’attore andò a girare "Titanic". Con "Una battaglia dopo l’altra", il duo ha mantenuto la promessa e prodotto un film divertente ma teso, epico ma estremamente personale, una critica su un momento contemporaneo e sconvolgente della Storia americana che in qualche modo riesce a evitare di essere esplicitamente politico.
«Non credo che "Una battaglia dopo l’altra" vada letto come un commento diretto sull’attualità politica. La storia che raccontiamo potrebbe svolgersi vent’anni fa, nel Medioevo o perfino nello spazio: parla di dinamiche umane che si ripetono sempre, dal fascismo alla polarizzazione, e non di un fatto specifico di oggi. Certo, nel film ci sono echi di estremismi, repressione e istituzioni che non funzionano, ma per me la politica è più un gesto che un manifesto. Non voglio che il film predichi: al centro restano le relazioni, le emozioni, il modo in cui le persone si feriscono o si amano, che è ciò che davvero continua a ripetersi nella storia». (Paul Thomas Anderson)
Trailer: https://youtu.be/uGlcwqplrIg
Dates
Description
mar 11 nov (15.00 - 18.00 ita) (21.00 vos)
mer 12 nov (17.30 ita)
Una battaglia dopo l'altra
(One battle after another)
di Paul Thomas Anderson
con Leonardo DiCaprio, Sean Penn, Benicio Del Toro, Regina Hall, Chase Infiniti
USA 2025, 161' - anche in inglese con sottotitoli in italiano
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/...t.it/nuovofilmstudio
Il rivoluzionario in declino Bob vive in uno stato di paranoia confusa, sopravvivendo ai margini della società insieme alla sua vivace e indipendente figlia Willa. Quando, dopo sedici anni, il suo acerrimo nemico riappare e Willa scompare, l’ex militante radicale si lancia in una disperata ricerca. Padre e figlia dovranno affrontare insieme le conseguenze del suo passato.
Al decimo lungometraggio, il 55enne regista americano Paul Thomas Anderson ritrova lo scrittore Thomas Pynchon di cui adatta liberamente (dopo "Inherent Vice" - "Vizio di forma") "Vineland". Alla fine degli anni ’90, Anderson e Leonardo DiCaprio furono molto vicini a lavorare insieme al secondo film del regista, "Boogie Nights". Ma Anderson finì per scegliere Mark Wahlberg. L’attore andò a girare "Titanic". Con "Una battaglia dopo l’altra", il duo ha mantenuto la promessa e prodotto un film divertente ma teso, epico ma estremamente personale, una critica su un momento contemporaneo e sconvolgente della Storia americana che in qualche modo riesce a evitare di essere esplicitamente politico.
«Non credo che "Una battaglia dopo l’altra" vada letto come un commento diretto sull’attualità politica. La storia che raccontiamo potrebbe svolgersi vent’anni fa, nel Medioevo o perfino nello spazio: parla di dinamiche umane che si ripetono sempre, dal fascismo alla polarizzazione, e non di un fatto specifico di oggi. Certo, nel film ci sono echi di estremismi, repressione e istituzioni che non funzionano, ma per me la politica è più un gesto che un manifesto. Non voglio che il film predichi: al centro restano le relazioni, le emozioni, il modo in cui le persone si feriscono o si amano, che è ciò che davvero continua a ripetersi nella storia». (Paul Thomas Anderson)
Trailer: https://youtu.be/uGlcwqplrIg